Lascia o no? Nitto Palma terzo fronte del caos in FI
Non c’è pace in Forza Italia. Dopo l’addio di Fitto, dopo l’Aventino di Verdini, anche il presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, viene descritto in uscita, pronto ad aderire al gruppo misto.
Mossa non confermata dall’interessato che, in una nota, dice di «non aver rappresentato al presidente Romani la volontà di lasciare il gruppo di Forza Italia, né al presidente del Senato quella di aderire al Gruppo Misto». Ma lascia uno spiraglio all’uscio: quello di poter rappresentare quella volontà al suo ritorno da una breve pausa all’estero. Per ora, dice solo: «Non desidero alimentare polemiche e tanto meno esservi coinvolto, ragione per la quale non ho altro da aggiungere».
Basterà una telefonata del Cavaliere, che rese l’ex pm romano Guardasigilli, per ricomporre la frattura? Per ora non sarebbe ancora arrivata. E in un partito scosso da veleni c’è chi maligna che Nitto Palma abbia fatto filtrare la notizia dell’addio per avere di più. Magari diventare il commissario di Forza Italia del Lazio, che necessita un restyling dopo l’esplosione dello scandalo Mafia Capitale.
Ma i malumori interni alla galassia azzurra, che deve fare i conti con la leadership politica di Mariarosaria Rossi, non sono un segreto. Quelli che più preoccupano Berlusconi riguardano Denis Verdini.
Eccolo il punto «rovente». Ormai la pattuglia di fedelissimi del sostenitore del patto del Nazareno pare abbia superato la quota 4-5. I suoi accreditano la decina e sperano di arrivare a 15. Lui intanto non strappa, ma non c’è. Diserta spesso le riunioni del gruppo al Senato. Come peraltro fanno i suoi alla Camera. Oggi si dovrebbe incontrare a Palazzo Grazioli con Berlusconi che tenta di scongiurare un’ulteriore scissione. Ma il timore non è tanto la costituzione di un gruppo parlamentare a sé, come quello di Fitto. Il rischio più grande per Berlusconi è che il sostenitore del patto del Nazareno, prosegua in modo sotterraneo il dialogo con Renzi e si prepari ad appoggiare le sue riforme, soprattutto in vista del possibile voto segreto. In un Pd in fibrillazione anche il soccorso azzurro di 4-5 verdiani può diventare prezioso.