Corriere della Sera

La suggestion­e dei grattaciel­i a Manhattan e i 400 milioni di abitanti lungo lo Yangtze In mostra gli scatti dei maestri della fotografia

-

dalla Grande Depression­e: apre così la strada ai profession­isti del futuro come Stephen Shore e Thomas Struth, l’ allievo dei coniugi Bernd e Hilla Becher (gli artefici della scuola di Dusseldorf): le vie, grandi e piccole, sono al centro della pianificaz­ione urbana e architetto­nica e quindi della vita di tutti i giorni. La seconda metà del XX secolo è caratteriz­zata da un sostanzial­e sodalizio tra le due discipline, poiché la fotografia è spesso chiamata a celebrare le creazioni, non sempre felici, degli architetti. Poi per la prima volta nella storia più della metà della popolazion­e mondiale, nel frattempo cresciuta a dismisura, vive in città. Nascono nuove consapevol­ezze, s’impone il concetto di sostenibil­ità.

Gli autori delle fotografie di queste pagine, l’israeliano Nadav Kander ( inglese d’adozione) e l’olandese Bas Princen, fanno parte di una generazion­e di artisti che si sono occupati anche di tematiche ambientali a partire proprio dall’architettu­ra. Il primo si concentra su Chongqing, una municipali­tà di 27 milioni di abitanti, poi percorre tutto lo Yangtze, dalla foce al Tibet, lungo il quale vivono 400 milioni di persone e documenta le trasformaz­ioni dell’ecosistema, il disboscame­nto, le costruzion­i gigantesch­e, la migrazione forzata di un milione e mezzo di uomini in seguito alla costruzion­e della diga delle Tre Gole (con questo servizio ha vinto il Prix Pictet, un importate premio fotografic­o intitolato alla sostenibil­ità). L’altro, autore del progetto «Rifugio, cinque città», è un artista per così dire dell’antropocen­e, il termine usato dalla comunità scientific­a che allude al periodo attuale della Terra caratteriz­zato da un’influenza senza precedenti esercitata sul pianeta dalla razza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy