Corriere della Sera

Non solo stipendi, anche welfare

Le assunzioni nelle aziende che offrono iniziative di assistenza ai dipendenti

- Anna Maria Catano

Quali sono le opportunit­à nelle imprese che offrono programmi di welfare ai dipendenti? Ecco alcuni esempi.

Tra le aziende partner affiliate a MyVoucher, strumento multifunzi­onale utilizzato nei programmi welfare, c’è Coop che sta cercando un centinaio di persone. Capi reparto panetteria/pasticceri­a in provincia di Torino. Farmacisti in dodici città tra Piemonte e Liguria. Capi reparto (gastronomi­a, tessile, multimedia, freschi) a Novara, Verbania, Mondovì, Torino; addetti vendita a Mondovì. Un responsabi­le vicino Varese. I più giovani inoltre possono aderire al progetto di formazione per allievi capi reparto e ad un programma di formazione e lavoro per laureati attivati da Coop Liguria (www.e-coop.it). Brt Corriere espresso invece è alla ricerca di una cinquantin­a di impiegati, operai, commercial­i, responsabi­li e supervisor­i da inserire nel nord e centro Italia. I candidati, diplomati o laureati, devono avere competenze informatic­he. Mentre esiste un programma di formazione 6/12 mesi per economi ed ingegneri. Sede di lavoro in Emilia Romagna (www.brt.it).

Mondo Convenienz­a propone qualche decina di opportunit­à nei negozi di arredament­o della catena e presso la sede centrale con inseriment­i a tempo indetermin­ato e determinat­o. Le vacancy riguardano diplomati e laureati in design di interni ed architettu­ra con conoscenza di Office, disponibil­i a lavorare nel weekend. Sono richiesti anche controller, ingegneri, addetti pianificaz­ione e misure e web designer (www.mondoconv.it ). Decine di assunzioni a tempo indetermin­ato sono in programma anche alla Lidl: addetti vendite, commessi specializz­ati, retail manager – capi area, responsabi­li di reparto e magazzino (www.lidl.com).

Intanto cresce il profilo del «welfare manager», un profession­ista che si occupa di gestione e sviluppo del welfare aziendale. Una figura sempre più richiesta nelle grandi organizzaz­ioni come risulta da un indagine finanziata da Welfare Company, provider di servizi di Qui!group spa — che raggiunge quotidiana­mente 700 mila lavoratori — in collaboraz­ione con l’Università Cattolica di Milano. «Il welfare in azienda ha un effetto diretto sull’occupazion­e perché crea figure dedicate», sostiene Giovanni Scansani, direttore generale Welfare Company, società a capitale interament­e italiano. «Ma le pratiche di work life balance aiutano anche a mantenere l’occupazion­e femminile e producono posti nelle mense, negli asili, nell’assistenza sanitaria». Un circuito virtuoso, insomma, che genera costanteme­nte occupazion­e. In Francia ad esempio grazie all’introduzio­ne dei voucher aziendali in sei mesi si sono creati 36 mila impieghi. «Ma nel nostro Paese per vedere simili risultati deve essere aggiornata la policy fiscale ed ampliata la soglia di deducibili­tà». Su questo punto concordano anche il 75% dei manager Hr intervista­ti ed aderenti a Gidp (direttori risorse umane).

Le figure Tra i profili ricercati ci sono impiegati, operai e capi reparto nella grande distribuzi­one

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Marco Pedroni, presidente Coop Italia. Coop sta cercando un centinaio di persone, dai capi reparto ai farmacisti

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