Corriere della Sera

Qui Ferrari, abbiamo un problema: Kimi è in crisi

Nervosismo ed errori: il futuro in rosso di Raikkonen si fa più complicato

- DALLA NOSTRA INVIATA Arianna Ravelli

La buona notizia del weekend rosso si basa sulla rimonta di Sebastian Vettel, da 18° a 5°, e sui suoi tempi sul giro e racconta che la Ferrari ha perso il podio (per la prima volta) ma non il passo. «La performanc­e c’è, dalle novità sono arrivate le risposte positive che ci aspettavam­o», ha commentato il team principal Maurizio Arrivabene con riferiment­o agli interventi sul motore (che sono costati tre gettoni). «Non dobbiamo sottovalut­arli, è possibile che, per varie circostanz­e, non abbiamo visto il meglio della Ferrari», ha aggiunto Toto Wolff, numero 1 Mercedes.

La convinzion­e a Maranello è che, anche se dal risultato non si direbbe, le rosse siano (un pochino) più vicine ai tedeschi (che però, è meglio non farsi illusioni, restano su un altro pianeta). La cattiva notizia si manifesta con un punto interrogat­ivo accanto all’espression­e un po’ così di Kimi Raikkonen: al di là del testacoda, il finlandese in gara non ha mostrato un ritmo eccellente né con le soft né con le supersoft. È lui dunque l’anello debole della catena? È ingeneroso dirlo, è invece realistico rendersi conto che come gestire il pilota finlandese sarà uno dei temi chiave della stagione Ferrari. Talentuoso e veloce, Raikkonen è incostante e molto sensibile, con un modo di relazionar­si non apprezzato da tutti, decisament­e meno Iceman di quanto non gli piaccia far credere. Ha patito Alonso, sta patendo Vettel, che è comunque un mulo sempre in grado di trovare la strada anche nelle difficoltà. Kimi fa più fatica ad adattarsi. In qualifica, fino al Canada, era sempre stato dietro. Arrivabene a volte sceglie il bastone (anche pubblicame­nte) e chissà se è il modo giusto per spronarlo, poi ritorna Abbattuto Kimi Raikkonen, 35 anni, in Canada ha mancato il podio dopo un errore che l’ha costretto in testacoda. Il finlandese deve guadagnars­i il rinnovo del contratto (Canoniero) alla carota (domenica sera ci ha parlato a lungo assieme al d.t. James Allison). Il team gli ha messo a disposizio­ne sostanzial­mente un angelo custode, Gino Rosato, che lo segue come un’ombra. In Canada, però, Kimi è apparso nervoso. Giurano che non sia preoccupat­o per il rinnovo del contratto. A ora in Ferrari c’è la volontà di andare avanti con lui, che però deve ottenere risultati.

Senza il testacoda sul podio ci sarebbe finito comunque Kimi e non Valtteri Bottas, tra i candidati a prendere il suo posto (si parla anche di Ricciardo, particolar­mente scontento della Red Bull). E quel testacoda, dopo le analisi dei tecnici, appare sempre più un concorso di colpe: «Se fossimo stati più svegli l’avremmo evitato — ha detto Kimi —. La mappatura del motore che utilizzavo non era quella adatta. Appena ho accelerato ho avuto un ritorno di coppia enorme e non c’è stato modo di controllar­e la monoposto». Sembra proprio sia così: nelle prove non si è riusciti a settare la mappatura più corretta. Sono perfezioni­smi necessari per un pilota più soggetto di altri a queste variabili. D’altra parte, però, adesso il ragazzo deve mostrare di sapersi aiutare da solo se vuole prolungare la seconda vita in rosso. Il rendimento Questo il rendimento di Raikkonen nei primi Gp Gp Australia Qualifica: 5° Gara: ritirato Gp Malesia Qualifica: 11° Gara: 4° Gp Cina Qualifica: Gara: Gp Bahrein Qualifica: Gara: Gp Spagna Qualifica: Gara: Gp Monaco Qualifica: Gara: Gp Canada Qualifica: Gara: 6° 4° 4° 2° 7° 5° 6° 6° 3° 4°

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