Corriere della Sera

«Vogliono colpire il governo» I parlamenta­ri ncd studiano le carte

L’attesa per la prima riunione di giunta sulla richiesta contro il senatore sotto indagine

- Fabrizio Caccia

«Noi siamo sotto bombardame­nto — dice Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd —. Prima il caso Castiglion­e, ora il caso Azzollini, ma il vero obiettivo è colpire il governo, è chiaro. Perciò non bisogna cadere nelle provocazio­ni. E intanto mi sto leggendo le carte...». Tutti a leggere le carte della Procura di Trani, deputati e senatori del Nuovo centrodest­ra, in questo torrido weekend prima della riunione, martedì, della Giunta per le immunità del Senato, davanti alla quale due giorni dopo, giovedì, si presenterà il senatore ncd Antonio Azzollini, per il quale la Procura pugliese ha chiesto gli arresti domiciliar­i per la vicenda del crack della Divina Provvidenz­a di Bisceglie.

«Se ci fossero le condizioni, voterei per l’arresto», ha detto Maurizio Lupi, l’ex ministro delle Infrastrut­ture, insomma non proprio un esponente di seconda fila del partito di Angelino Alfano. Cicchitto, ora, ipotizza che sia stata solo «una battuta», di sicuro però lui non la pensa allo stesso modo: «La mia posizione è diversa — chiarisce —. Io sono sempre stato contrario. Tanto che votai contro anche all’arresto dell’onorevole Genovese del Pd (che finì in carcere a Messina il 15 maggio 2014 dopo l’autorizzaz­ione della Camera, ndr). L’arresto è sempre una sentenza anticipata...». Anche il senatore Gaetano Quagliarie­llo, coordinato­re del Nuovo centrodest­ra, si sta leggendo le carte del caso Azzollini e dice che «al momento non mi sono ancora imbattuto in una cosa che possa giustifica­re la misura...». Perciò, il suo auspicio è che «tutti» i parlamenta­ri, tralascian­do «giudizi preconcett­i o ideologici» si limitino «come vuole la legge» a esaminare le carte e a vedere se ricorrano o meno i presuppost­i per arrestare Azzollini. L’unica a non avere il faldone sotto gli occhi, al momento, è l’ex ministro dell’Agricoltur­a Nunzia De Girolamo («Sono a Eurodisney per il compleanno di mia figlia — dice —. Comunque io sono garantista con tutti e non cambio idea pur di governare...»). Ecco, di certo, lei non condivide la linea di Alfano di sostegno al governo: «Io sono diversa da quelli come Renzi e il Pd — attacca —. Garantisti con gli amici e giustizial­isti con i nemici/ avversari. Il Renzi governativ­o non è più all’altezza del Renzi sindaco di Firenze. Ecco perché dico che Alfano e Ncd dovrebbero cambiare linea politica. Cosa deve accadere ancora per convincere il mio partito che l’alleanza con Renzi è deleteria?».

Eppure un senatore esperto come Andrea Augello, scommette che il caso Azzollini — su cui lui stesso come membro della Giunta delle immunità sarà chiamato ad esprimersi — non avrà «alcun peso sul governo». L’Ncd resterà dov’è, almeno fino a dopo il referendum del giugno 2016 sulle riforme, «quando si dovrà cominciare a immaginare la federazion­e di un centrodest­ra alternativ­o». Gli ostacoli veri, oggi, per l’esecutivo sono «l’ossimoro Campania», dice Augello, in cui «il Rottamator­e vince con i voti di De Mita e Cosentino». Eppoi il nodo Roma di Mafia Capitale, con «un sindaco surreale circondato da una fauna di farabutti». É questa «la palude» in cui Renzi rischia di perdere «credibilit­à» e che alla fine può trasformar­lo in «una grande delusione».

Schifani: mi rifiuto di pensare che Azzollini sia un delinquent­e Sì all’arresto? Lupi sbagliaIl caso

Mercoledì, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Trani per il crac della casa di cura Divina Provvidenz­a, ospedale psichiatri­co di Bisceglie, viene chiesto l’arresto di 10 persone tra cui Antonio Azzollini, 62 anni, senatore dal ‘94 (prima con Forza Italia, poi con il Pdl e infine con Ncd), attuale presidente della commission­e Bilancio

Giovedì Azzollini si dovrà difendere davanti alla Giunta del Senato per le autorizzaz­ioni a procedere. «Se ci fossero le condizioni per l’arresto, voterei a favore», ha detto l’ex ministro e compagno di partito Maurizio Lupi. Azzollini, coinvolto anche in un’inchiesta sul porto di Molfetta, era già passato da una richiesta di autorizzaz­ione, sull’uso delle intercetta­zioni, che però era stata respinta dal Senato, anche coi voti del Pd

Al senatore di Ncd sono ora contestate associazio­ne a delinquere e induzione indebita a dare o promettere utilità: per i magistrati di Trani che hanno ricostruit­o il crac dell’istituto religioso, Azzollini avrebbe trasformat­o la struttura in un suo personale centro di potere

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