L’adunata dei sindaci 5 Stelle E ci sarà anche Pizzarotti
Lavori in corso. E novità in arrivo. Il direttorio sta preparando la prima adunata dei sindaci del Movimento. L’appuntamento — che rappresenta il primo confronto tra il nuovo punto di riferimento di parlamentari e territorio e i primi cittadini pentastellati — si dovrebbe tenere a Roma, probabilmente intorno alla metà di luglio. Il condizionale è d’obbligo, le date sono incerte ed è anche complicato far quadrare impegni e tempi dei partecipanti. Ma l’idea c’è.
«Ci stiamo lavorando», ammette il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. «I possibili risvolti? Valuteremo dopo che ci saremo visti, ma di solito il confronto porta sviluppi positivi». «Per adesso non c’è nessuna data ufficiale», dichiara Mario Puddu, alla guida di Assemini dal 2013. Bocche cucite all’interno del Movimento. Indiscrezioni raccontano che la riunione sarebbe stata richiesta e organizzata dal direttorio. C’è chi ipotizza l’inizio di una svolta strategica, di un nuovo corso, più compatto e coeso a livello di interfaccia con i territori. Ipotesi. Luigi Di Maio, tuttavia, si smarca dall’idea stessa che ci possa essere una adunata: «Non c’è nessuna riunione confermata».
Ma i sindaci sono già in fermento. Nella lista dei partecipanti ci dovrebbe essere anche Federico Pizzarotti, in passato in contrasto con il blog e in odore di scomunica. Il sindaco di Parma dovrebbe non mancare all’evento, così come certa è la presenza di Alvise Maniero, primo cittadino di Mira: « Ci sarò » , dice. E spiega: «Si tratta di tavoli tecnici di lavoro per scambiare esperienze, non stiamo certo a riallacciare chissà quali strappi inesistenti».
Intanto, proprio in vista della riunione, il Movimento potrebbe avere nuove frecce al proprio arco. Deputati e senatori, insieme ai candidati, hanno concluso in queste ore le fatiche elettorali, lanciando appelli al voto e tenendo gli ultimi comizi.
I Cinque Stelle attendono l’esito dei ballottaggi a Quarto (Napoli), ad Augusta (Siracusa), a Venaria (Torino), a Porto Torres (Sassari) e, soprattutto, a Gela (Caltanissetta). La città siciliana, «feudo» di Rosaria Crocetta, è vista all’interno del Movimento come il nuovo colpo ad effetto — dopo Parma, Ragusa e Livorno — per queste Amministrative.
Intanto, i Cinque Stelle