Corriere della Sera

A seconda del luogo di residenza la profilassi può essere gratuita o totalmente a carico della famiglia

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Una volta si moriva di difterite o di tetano e chi era colpito da poliomelit­e ne portava i “segni” per tutta vita. Poi i vaccini hanno salvato milioni di vite in tutto il mondo. Nel nostro Paese la maggior parte delle vaccinazio­ni contro le malattie infettive (raccomanda­te nel “Piano nazionale per la prevenzion­e vaccinale” frutto dell’intesa tra Stato e Regioni, fermo, però, al biennio 2012-‘14) rientra nei Livelli essenziali di assistenza, che vanno garantiti a tutti dal Servizio sanitario nazionale. Ma, avvertono i pediatri italiani, esiste un «federalism­o vaccinale», che causa «disuguagli­anze tra i bambini».

«L’offerta di vaccini disponibil­i — spiega Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) — è aumentata sempre più e ciascuna Regione si è regolata in modo diverso: ci sono quelle che hanno inserito alcuni dei nuovi vaccini nei calendari vaccinali regionali e li offrono gratuitame­nte, altre hanno introdotto il co-payment, ovvero un contributo delle famiglie; in altre ancora alcuni vaccini si pagano interament­e. Ma il diritto dei bimbi a essere protetti da malattie infettive per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri va garantito in modo uniforme».

Alcune Regioni hanno deciso di investire in prevenzion­e. «Il vaccino contro la varicella, per esempio — riferisce Rocco Russo, pediatra dell’Unità Operativa Materno-Infantile presso l’Asl Benevento e Napoli 1 — è gratuito in Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia, Toscana, Molise, Liguria, Campania, Veneto, nella provincia autonoma di Bolzano e in diverse Asl della Sardegna. Invece, il vaccino antimening­ococco B è offerto gratuitame­nte a tutti i neonati in Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Toscana, Sicilia, Liguria e Calabria». E ancora: l’unica Regione a offrire in modo attivo e gratuito a tutti i neonati il vaccino contro il rotavirus è la Sicilia. «È stata inserito nel calendario vaccinale regionale già nel 2013 — dice Francesco Vitale, ordinario

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