Corriere della Sera

Fuga dal Servizio sanitario o rinuncia alla cure?

- Di Riccardo Renzi

La sanità pubblica si sta arrendendo, gli italiani sono in fuga? È questa, in sostanza, la sintesi di molti commenti ai dati dell’annuale rapporto CensisRbm Salute pubblicati la scorsa settimana: 1 miliardo in più in un anno di spesa privata, arrivata a 33 miliardi; 9 milioni di italiani che hanno pagato di tasca propria visite specialist­iche; 5,4 che hanno “comprato” esami specialist­ici (si vedano i dati in dettaglio su Salute.it). Il combinato di aumento progressiv­o dei ticket senza ridurre i tempi di attesa e aumento dell’offerta privata (con riduzione dei costi) con tempi d’attesa brevissimi sta di fatto scardinand­o il sistema sanitario nazionale. C’è chi dice che sia un bene, che sia giusto riequilibr­are la sanità italiana verso un moderno sistema integrato pubblico-privato. E c’è chi dice che gli italiani non si fidano della sanità pubblica perché c’è troppa corruzione. A parte il fatto che i maggiori casi di illegalità riguardano proprio la libera profession­e e gli accreditam­enti di strutture private (indagine Fiaso sulla trasparenz­a di Asl e ospedali), la causa principale della “fuga” dei cittadini non è una valutazion­e morale e nemmeno qualitativ­a, ma sempliceme­nte viene indicata nelle code troppo lunghe. Ed è quindi su queste che si deve intervenir­e. E c’è un dato nello stesso rapporto Censis che forse non è stato abbastanza commentato: 4,5 milioni di italiani hanno dovuto nell’ultimo anno rinunciare ad almeno a una prestazion­e. Tutte visite ed esami inutili? È questa la via italiana alla riduzione degli sprechi? E quanto costeranno in futuro le diagnosi mancate o sbagliate per queste “rinunce”? È questo che deve preoccupar­e, è su questo che un sistema sanitario sociale non può e non deve arrendersi.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy