SOFFRO DI DOLORI ALLA CERVICALE, QUALE TIPO DI ESERCIZI MI CONSIGLIATE DI FARE IN PALESTRA?
Ho appena compiuto 52 anni e sono da tempo abituata a convivere con dolori cervicali. L’ultima risonanza ha evidenziato, oltre alla solita artrosi accompagnata da numerose piccole calcificazioni presenti a livello della cartilagine articolare, anche la presenza di tre protrusioni.
Mi curo con medicinali, antinfiammatori e antidolorifici che assumo solo al bisogno, e faccio regolarmente anche sedute di fisioterapia e osteopatia.
Sono sempre stata sportiva e anche adesso frequento tre volte la settimana la palestra, dove seguo corsi di zumba e faccio esercizi di tonificazione. Raramente uso pesi o bilancieri pesanti, ma ci sono altri esercizi ai quali dovrei rinunciare per non aggravare la mia situazione?
Ho provato sulla mia pelle che i crunch “incrociati”, esercizi in cui da sdraiati si cerca di portare la spalla verso il ginocchio controlaterale contraendo gli addominali, sono deleteri e non li faccio più, ma con che cosa posso sostituirli secondo voi?
Mi piacerebbe anche praticare il nuoto, specialmente nei mesi estivi, ma non ho idea se questa disciplina possa essere contrindicata per la mia cervicale. Se non vi sono problemi, posso nuotare a stile libero o sono meglio altri stili?
Anche se la risonanza rivela problemi discali e delle articolazioni del rachide, non bisogna dimenticare l’importanza di una valutazione clinica e di una valutazione posturale generale. La correlazione tra questi tre elementi è infatti fondamentale per poter tracciare un quadro esatto della situazione.
Sarebbe interessante sapere anche se sono presenti, oltre alla cervicalgia, anche cefalea o lombalgia, e se è presente un’asimmetria del bacino o del cingolo scapolare-pelvico. Il rachide cervicale è l’ultimo punto di compenso di quelle che vengono definite “catene lesionali” che possono avere radice non solo nel collo, ma nel bacino, nel rachide lombare o a livello della spalla.
Il dolore ricorrente al rachide cervicale può anche avere una componente che viene definita “discendente”, derivante da uno “scompenso” delle articolazioni della masticazione.
Se si sospetta che questa sia la causa del dolore, il tipo di attività fisica da svolgere andrebbe deciso anche in base a una valutazione odontoiatrica.
Venendo più direttamente agli esercizi da fare in palestra, è il caso di rimodulare lo schema, che dovrà essere improntato ad una ginnastica posturale più che ad esercizi con sovraccarichi.
Bilancieri e manubri vanno sospesi completamente e sostituiti con fasce elastiche della tensione giusta (si ricordi che il colore giallo indica la tensione più leggera): utilizzandole riequilibrerà tutto il rachide, arrivando indirettamente al collo, senza sovraccaricarlo.
Gli addominali sono importanti, ma dimentichi ( come ha già fatto) i crunch e ricorra a esercizi in “isometria”, vale a dire quegli esercizi in cui i muscoli lavorano senza variare la loro lunghezza (ad esempio, mantenendo contratto l’addome stando supini e con le gambe sollevate) evitando di iper-estendere il rachide cervicale. Queste naturalmente sono indicazioni di massima; le consiglio quindi di mettere in contatto il suo osteopata con il preparatore atletico: solo così potrà avere un quadro completo degli esercizi corretti e di quelli controindicati, e programmare un corretto programma riabilitativo.
Per quanto riguarda lo zumba, è un ottimo allenamento per l’apparato cardiovascolare, e sicuramente divertente per la combinazione con i ritmi del ballo caraibico. Attenzione però, perché alcune coreografie e i saltelli porrebbero rappresentare un sovraccarico per la colonna tale da causare una riacutizzazione infiammatoria. In tal caso, va sospeso ogni tipo di attività fisica, che potrà essere ripresa solo dopo un adeguato periodo di riposo e alla completa scomparsa del dolore.
In riferimento alla sua richiesta riguardante il nuoto, lo stile libero costringe la colonna cervicale a movimenti torsionali ripetuti che, specie in chi è portatore di ernie o protrusioni discali, può provocare riacutizzazioni del dolore, cervicobrachialgia o contratture muscolari paravertebrali.
Fra gli stili, il migliore è senza dubbio il dorso, che magari può alternare con brevi tratti a stile libero se non accusa alcun sintomo. In ogni caso le consiglio di affiancare sempre ad ogni tipo di attività praticata un idoneo programma di esercizi posturali e di allungamento per la colonna vertebrale.