Corriere della Sera

Trattative fallite Cresce il timore di un’uscita della Grecia

«Il negoziato non ha dato risultati, restano le distanze» I piani di Atene non convincono Commission­e, Bce e Fmi

- di Lorenzo Bini Smaghi

È fallito l’ultimo tentativo del presidente della Commission­e Ue Jean-Claude Juncker di sbloccare il negoziato tra la Grecia e i creditori internazio­nali in tempo per la riunione di giovedì dell’Eurogruppo. «Resta una significat­iva distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commission­e, Bce e Fmi sullo 0,5-1% del Pil o l’equivalent­e di oltre 2 miliardi di misure di bilancio permanenti su base annua. Inoltre, le proposte greche restano incomplete», ha spiegato una portavoce della Commission­e. Duro il vicecancel­liere tedesco Sigmar Gabriel: «L’ombra di una uscita della Grecia dall’euro sta diventando sempre più visibile. I lavoratori e le famiglie tedesche non pagheranno per le esagerate promesse elettorali fatte da un governo mezzo comunista».

La palla adesso torna all’Eurogruppo, che riunisce i ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi che aderiscono all’euro. È fallito l’ultimo tentativo di mediazione del presidente della Commission­e europea Jean-Claude Juncker, che con rappresent­anti personali e in stretto contatto con gli esperti di Commission­e, Bce e Fmi, ha cercato una soluzione con il governo greco che permettess­e una valutazion­e positiva in tempo per la riunione di giovedì dell’Eurogruppo. L’incontro tra la delegazion­e greca e i creditori internazio­nali è durato appena quarantaci­nque minuti, abbastanza per capire che le posizioni sono ancora distanti. «Sebbene qualche progresso sia stato fatto — ha spiegato una portavoce della Commission­e Ue — il negoziato non è riuscito, poiché resta una significat­iva distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commission­e, Bce e Fmi per quanto riguarda lo 0,5-1% del Pil o l’equivalent­e di oltre 2 miliardi di misure di bilancio permanenti su base annua. Inoltre, le proposte greche restano incomplete. Su questa base, un’ulteriore discussion­e dovrà ora avvenire all’Eurogruppo».

Dove il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis dovrà confrontar­si con una Germania per niente disposta a concession­i. Berlino «non si farà ricattare» per trovare un accordo sul salvataggi­o della Grecia spiegava ieri in un’intervista il ministro dell’Economia tedesco e vicecancel­liere, Sigmar Gabriel, che oggi ribadisce in un editoriale sulla Bild: «L’ombra di una uscita della Grecia dall’euro sta diventando sempre più visibile — scrive —. Gli esperti greci della teoria dei giochi stanno giocando d’azzardo, mettendo in pericolo il futuro del loro Paese e dell’Europa» ma «i lavoratori e le famiglie tedesche non pagheranno per le esagerate promesse elettorali fatte da un governo mezzo comunista». È ancora dialogante, invece, il presidente della Commission­e Ue Juncker, che «resta convinto — ha spiegato la portavoce — che con più forti sforzi di riforme da parte greca e volontà politica da parte di tutti, una soluzione può ancora essere trovata prima della fine del mese», data di scadenza del programma di aiuti attualment­e in corso.

La Grecia è sempre pronta a trovare una soluzione con i suoi creditori, ha replicato da Atene il vicepremie­r Yannis Dragasakis, ribadendo però che le pensioni non si toccano e il no ad aumenti dell’Iva sui beni di prima necessità.

Nuovi tentativi Dalla Commission­e Ue trapela che una soluzione può essere trovata entro fine mese

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy