Mantova La breve parentesi del centrodestra L’ex leader Arci riprende il Comune
Tra i 23 e i 25 punti di distacco (61-65 contro 38-35%) a pochi minuti dalla mezzanotte, con dati già significativi. Più che un bagno, un nubifragio per il centrodestra al governo della città negli ultimi cinque anni. Proprio come quello che si è abbattuto nel primo pomeriggio, una sorta di lavacro per l’onta inflitta al centrosinistra mai sconfitto in municipio prima del 2010. Il turbine porta il nome di Mattia Palazzi, 37 anni, già giovanissimo assessore al Welfare nel quinquennio con Fiorenza Brioni sindaco (20052010), per 10 anni presidente dell’Arci.
Una faccia non nuovissima ma anagraficamente fresca che rappresenta la voglia di cambiamento dei mantovani, come dimostra il brillante risultato della lista civica creata su misura dal neosindaco — Palazzi 2015 attestatasi al 13% — composta interamente da giovani con meno di trent’anni. Palazzi era scesa di 10 punti alle 19, è crollata al -13 definitivo delle 23 (42%). Ieri sera bastava assistere alla serafica tranquillità con cui al comitato elettorale di Mattia Palazzi raccoglievano i dati seggio per seggio per capire come la gara di ritorno non è nemmeno stata giocata, al di là dell’impegno e dell’entusiasmo di Paola Bulbarelli e del suo stretto entourage. Alle 23.14 il primo risultato dal seggio 20 (piazza Seminario): 60,2% contro 39,76% a favore del leader del centrosinistra. E poi il 35 (via Frattini): 55% a 45%. Per proseguire con il 21 (via Gobio): 70,5% contro 29,5%. E mentre i numeri si trasformano in una gragnuola che eccita l’entusiasmo dei suoi sostenitori, solo il comprensibile (forse scaramanzia) nervosismo di Palazzi impedisce già alle 23.30 di stappare lo spumante che di lì a poco chiuderà in bellezza la giornata della riconquista del Comune.