«Coppia non solo a teatro Galeotto fu D’Annunzio»
Albertazzi e Mariangela D’Abbraccio, vite incrociate dall’88 «Divisi dall’età, la nostra passione non poteva essere eterna»
Un tuffo nel passato per Raoul Bova. L’attore (43 anni, nella foto) è protagonista di Torno indietro e cambio vita, pellicola dei Vanzina presentata ieri in anteprima al Taormina Film Fest e nelle sale dal 18 giugno. «Mi ha affascinato molto quella specie di incantesimo che permetteva di tornare al 1990, un’epoca in cui non c’erano i telefonini né Internet, si comunicava attraverso le lettere e non con gli sms. Ritrovarsi nella vita passata con l’esperienza che hai acquisito lungo i tuoi 20 anni successivi e «Pigmalione? Forse, ma non volendo esserlo: io non insegno a recitare. In palcoscenico non si deve recitare, ma recitare se stessi».
Concorda Mariangela: «Giorgio è un provocatore. E io, agli esordi della mia carriera, cercavo proprio qualcuno che mi chiedesse di tirare fuori dal mio intimo sentimenti che nemmeno sapevo di avere. Il primo ruolo che ho recitato con lui, prima che tra noi nascesse una relazione, fu quello di un transessuale. Tutto pensavo fuorché di poter interpretare un trans».
Durante il rapporto, durato pochi anni ma intensi, si sono accese gelosie? Risponde lui: «Essere gelosi significa soffrire se la tua partner va con altri. Non è così per me. La gelosia è un sentimento meschino e mi disgusta. Il vero amore è gioire del bene dell’altro, anche se spunta un amante». Lei: «Con Giorgio sarebbe stato impossibile essere gelosa: è un uomo che ti mette al centro di tutto in maniera totalizzante». Una storia profonda: perché è finita? Dice lui: «Forse non è mai cominciata o forse nemmeno finita. La convivenza a oltranza è uguale alla morte, consuma l’amore come una candela. L’amore vero ha bisogno di leggerezza». Osserva lei: «Avendo età tanto diverse, non poteva durare tutta la vita. Giorgio a un certo punto mi disse: “adesso puoi cominciare a camminare da sola”». Aggiunge lui divertito: «E alla fine ho sposato l’unica donna che non recita: Pia non è nata per recitare».
L’effetto di ritrovarsi insieme è elettrizzante? «Per me sì — ammette Mariangela —. È passato tanto tempo, siamo due persone diverse, dobbiamo riscoprire un modo per condividere la scena». oltre ti fa capire come il mondo sia andato velocemente». Nella storia Bova è un 40enne con la classica vita perfetta che si rompe all’improvviso quando sua moglie (Giulia Michelini) lo lascia. Esprime il desiderio di tornare indietro nel tempo assieme all’amico Ricky Memphis e si trova catapultato sui banchi del liceo. «Rivediamo le indecisioni e gli errori che abbiamo commesso allora ma con la consapevolezza di quarantenni che ci evita di fare gli stessi sbagli».
I rapporti con le mie attrici sono sempre stati totali: lavorando insieme, nasce per forza una affettività elettiva che somiglia all’amore
Albertazzi
Io ho amato veramente Giorgio Ora la situazione è cambiata Sono ospite di sua moglie e recitiamo in un allestimento diretto da mio marito
D’Abbraccio