Dopo Adam, ecco la pratica Karl Così Opel vuole riprendersi la città
L’utilitaria tedesca è tutta sostanza, un propulsore 3 cilindri e prezzo competitivo
Si fa presto a dire «utilitaria»: nel secondo segmento di mercato per importanza nel nostro Paese, ormai ci sono due tipologie di modelli. «Quelli emozionali – chiarisce Roberto Matteucci, ad di Opel Italia – e quelli razionali: noi siamo presenti nel primo gruppo con l’Adam e nel secondo con la nuova Karl».
Certo le presenze ingombranti delle Fiat 500, in un caso, e della Panda, complicano le cose per qualsiasi costruttore interessato a questo settore, ma se l’operazione «citycar di tendenza » compiuta con l’Adam non sta riscuotendo i consensi sperati, la più pragmatica Karl (dal nome del primogenito del fondatore della Opel) ha credenziali che potrebbero sortire ben altri risultati.
È una piccola monovolume (lunga 368 cm, 5 più della Panda) con cinque porte, cinque posti e un bagagliaio notevole: da 215 a 1.013 litri. Lo stile non è molto caratterizzato, ma il rapporto tra dimensioni esterne e interne è vincente e questo è ciò che conta. Neppure nell’abitacolo ci sono spunti particolarmente originali, ma tutto è realizzato in modo solido, razionale e gradevole alla vista, anche se con plastiche rigide sia per la plancia, sia per i pannelli delle portiere.
L’omologazione per 5 occupanti non è frequente nel segmento ed è un’opportunità interessante, però in tre sul divano si sta un po’ stretti. In due, invece, lo spazio è accettabile anche per adulti che, oltretutto, hanno un piano di seduta rialzato che garantisce una buona visibilità verso l’esterno. E le portiere posteriori hanno i cristalli completamente discendenti e non con apertura a compasso come accade sempre più di frequente sulle piccole.
La Karl è disponibile con un solo motore — un tre cilindri a benzina di 1.000 cc da 75 cv abbinato a un cambio a 5 marce — ma in tre allestimenti: base, N-Joy e Cosmo. I prezzi partono da 9.900 euro ma, di fatto, la configurazione più «giusta» è l’N-Joy, che ha già di serie clima manuale, radio/mp3 e servosterzo con funzione city, e costa 11.600 euro. Però c’è un’offerta lancio che durerà tutta l’estate e, nel caso della N-Joy, abbassa il prezzo a 10.100 euro o, in caso di rottamazione, a 9.300 euro. E con questa concomitanza, la versione base parte addirittura da 8.500 euro.
La lista degli optional è solleticante: allarme per il cambio corsia involontario, sedili anteriori e volante riscaldabili, fendinebbia orientabili, sensori di parcheggio posteriori e sistema di infointrattenimento Intellilink con display da 7 pollici, integrazione totale con gli smartphone Android e iOS e, dal 2016, la funzione OnStar di assistenza online per incidenti, furti, malfunzionamenti che, oltretutto, consentirà la connessione wifi di 7 terminali.
I 75 cavalli disponibili devono portarsi appresso solo 939 kg e questo facilita il loro lavoro, al punto che la Karl si rivela agile e disinvolta. E quando lo si stimola a dovere, il tre cilindri prende giri facilmente, con una sonorità un po’ metallica ma sempre ovattata. Lo sterzo è leggero e non particolarmente comunicativo, ma su un’utilitaria va bene così e, comunque, anche fuori città la Karl si comporta con onore, anche se in autostrada la sesta marcia avrebbe avuto ripercussioni favorevoli sul comfort acustico e sui consumi. Arriveranno lo start&stop, l’alimentazione a gpl e il cambio automatico.