Nissan, non solo Suv «La supercar Gt-r avrà presto un’erede»
Il ritorno a Le Mans nella categoria di vertice, la sponsorizzazione della Champions League, le vendite in forte crescita a un passo dalla meta: superare la Toyota. Per diventare la prima Casa giapponese in Europa. Che sia un momento magico per la Nissan lo dicono i numeri: +22% nei primi quattro mesi, una quota di mercato di 4.3 punti percentuali (l’obiettivo è del 5% nel 2017) e una gamma prodotti in espansione. In cantiere c’è anche l’erede della Micra, che deriverà dalla concept Sway. Sarà costruita in Europa per evitare errori del passato: quello di aver delocalizzato la produzione nelle fabbriche indiane e tailandesi.
L’immagine della Nissan è cambiata ed è sempre più legata al successo di Suv e crossover, Qashqai e Juke in testa. I giapponesi non badano a spese per la promozione: come i rivali coreani della Hyundai legati commercialmente alla Fifa, sono scesi in campo per lanciare il messaggio. «Volevamo crescere e far conoscere il marchio alle masse, e il calcio è il mezzo giusto. Abbiamo i crossover e la tecnologia elettrica, ma sappiamo fare anche altro. E sta funzionando: i sondaggi dicono che il 30% degli intervistati pur non sapendo della sponsorizzazione ha un’ottima percezione del brand. Le vendite cresceranno ancora quest’anno» spiega Guillaume Cartier, vice presidente con delega alle vendite e al marketing. Magari i soldi non si fanno con le auto elettriche, che restano però la bandiera tecnologica del gruppo: «In quei mercati dove esistono incentivi e reti di ricarica, chi le guida è felice e non tornerebbe mai indietro. In Norvegia una nuova vettura su cinque vendute è a batterie: non si paga l’Iva, le colonnine sono ovunque, lì ormai è un mercato maturo». Ma si vive anche di emozioni e di macchine veloci: «Abbiamo dei piani. Le tecnologie usate a Le Mans le useremo anche in futuro sulle sportive, il trasferimento è veloce». Insomma, la supercar Gt-r (nella foto in alto) avrà un’erede. E molto presto.