La Clubman diventa «adulta» e si prepara a essere condivisa
Dimensioni più grandi per la «station» Mini che in futuro i proprietari potranno mettere a disposizione di tutti
BERLINO Vecchia giardinetta addio. La storica Mini Clubman cambia pelle: non sarà più la station wagon scanzonata del 1969. Né l’auto trendy del 2007, con la «stranezza» della clubdoor, la piccola porta sul lato destro. La nuova versione presentata dal gruppo Bmw a Berlino è tutta un’altra macchina. Essenziale ed elegante. Senza colpi di testa. Per piacere non solo agli appassionati, anche a un pubblico più ampio. Ma il restyling della Clubman è solo il primo tassello di una rivoluzione del marchio, che sta lanciando nuove soluzioni soprattutto nel mondo del car sharing. Presto i proprietari delle Mini potranno mettere la propria auto in condivisione nelle flotte del servizio Drive Now, per ora disponibile solo in alcune città (San Francisco, Londra, Vienna e alcuni capoluoghi tedeschi). Un co-sharing che consentirà ai privati di guadagnare nei periodi in cui non usano la vettura (per esempio perché sono in vacanza).
Tante novità, insomma. Primo: la Clubman diventa «adulta» e passa al segmento superiore, quello delle «compatte premium». Merito delle dimensioni: più 27 centimetri di lunghezza e più 9 di larghezza. Un’auto grande (4 metri e 25) e di lusso. Che dei modelli di cui è erede conserva solo l’apertura split, ad armadio, del bagagliaio. Per il resto, quattro porte «normali», cinque posti, plancia ampia, fari a Led, sterzo elettromeccanico, tre motorizzazioni (il nuovo quattro cilindri diesel da 150 cv, il tre cilindri benzina da 136 cv e il quattro cilindri benzina da 192 cv) con la possibilità del cambio a otto rapporti. «Noi la chiamiamo Gentleman — spiega Peter Schwarzenbauer, membro del consiglio di amministrazione Bmw —. Un’auto raffinata che unisce la guida sportiva al comfort richiesto dall’uso quotidiano». Il designer del marchio Anders Warming sintetizza così: « Abbiamo creato un’auto riconoscibile come Mini ma allo stesso tempo pratica». La nuova Clubman sbarca in un segmento molto appetibile: «Il mercato delle compatte cresce del 20% l’anno e nel 2020 interesserà un terzo dei passeggeri » . Dall’autunno, quando arriverà nei concessionari, la nuova familiare competerà con l’Audi A3 Sportback e la Mercedes Classe A. Inoltre, forte degli ultimi successi (le vendite sono aumentate del 20% sul 2014), il marchio si presenta con un nuovo logo e una nuova gamma. Ristretta. «Ci concentreremo su cinque modelli forti, tra cui la Clubman e una cabrio», annuncia Schwarzenbauer. Poi: il servizio Drive Now verrà allargato. E oltre al co-sharing (pronto dal 2016 negli Usa) arriverà il peer-to-peer sharing: si potrà passare l’auto a un numero definito di conoscenti senza nemmeno scambiarsi le chiavi. Mini aprirà anche degli incubatori per startup che si occupano di vita in città. «Il futuro sta nelle idee».