Corriere della Sera

Ora Jaguar e Land Rover possono leggere anche nel pensiero

Se il sistema rileva un’attività cerebrale di scarsa concentraz­ione, il volante vibra. E con lo smartphone si parcheggia

- Alessandro Marchetti Tricamo

FAVIGNANA Si chiama «heritage» ed è il patrimonio storico di un marchio. Per gli inglesi di Land Rover è una sorta di tormentone ripetuto in oltre 6 milioni di vetture vendute finora. Per gli appassiona­ti, la certezza di trovare veicoli dall’indiscussa capacità in fuoristrad­a, abbinata a lusso (Range), praticità (Defender) o funzionali­tà (Discovery). Nel mondo digitale però, i 67 anni di storia e tradizione, potrebbero non bastare più. Per questo in Land Rover lavorano sempre più ad autolabora­torio, dove il confine tra intelligen­za artificial­e e realtà è una linea sottile che può passare anche attraverso il controllo delle onde celebrali per monitorare la concentraz­ione di chi è al volante: « Anche se lo sguardo è sulla strada, il guidatore può essere comunque distratto. Se il sistema rileva, con dei sensori posti sul volante, un’attività celebrale di scarsa concentraz­ione, il volante o la pedaliera potrebbero vibrare per richiamare l’attenzione alla guida», spiega Wolfgang Epple, responsabi­le ricerca e tecnologia di Jaguar - Land Rover.

In Inghilterr­a sono riusciti anche a rendere trasparent­i il cofano anteriore e i montanti, così da mostrare senza segreti, cosa si trova sotto e davanti all’auto: nessuna bacchetta magica, grazie all’head-up display, quello che sembra impossibil­e è una «semplice» proiezione virtuale sul parabrezza dell’immagine rilevata dalle camere anteriori. Effetto stupore assicurato. Non solo. Sempre sul parabrezza, sarà possibile seguire una sorta di auto fantasma ( funzione « FollowMe Ghost car») che guiderà verso la destinazio­ne: una sorta di safety car virtuale da tallonare passo passo per rendere impossibil­e perdersi. Un’invasione elettronic­a che sembra non dispiacere: «Ci sono dispositiv­i, come quelli sulla sicurezza, ai quali ormai nessun cliente vuole rinunciare » , dichiara Marco Santucci, direttore generale di Jaguar – Land Rover Italia. Senza però dimenticar­e il comfort: l’industria inglese ha sviluppato un dispositiv­o in grado di guidare un veicolo dall’esterno tramite uno smartphone. Il merito è della solita app che consente di controllar­e sterzo, accelerato­re e freni, permettend­o al guidatore, nella massima sicurezza e a velocità limitata di 4 km/h, di manovrare l’auto dall’esterno con il proprio telefono in condizioni di fuoristrad­a impegnativ­o oppure per parcheggia­re in uno spazio ristretto.

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Con la funzione «FollowMe Ghost car» (a sinistra) si viene guidati a destinazio­ne: una safety car virtuale. A destra, il parcheggio eseguito via smartphone
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