Corriere della Sera

Quando la Grecia uscì dall’ «Unione Latina»: taroccava le monete

- Michele Farina

Anche quella volta la Grecia entrò dopo, con le finanze dissestate, avendo a favore solo il vento della storia. L’antenata dell’Eurozona si chiamava Unione Latina e nacque nel 1865. All’inzio comprendev­a Francia, Svizzera, Belgio e Italia. Promossa dall’imperatore Napoleone III, nelle parole del ministro Felix Esquirou de Parieu doveva «consolidar­e la prosperità e la pace in Europa». Un sistema di libera circolazio­ne di più valute in cui ogni Paese manteneva la propria, impegnando­si a coniare monete (d’oro e d’argento) con la stessa quantità di metallo prezioso. La Grecia vi ebbe accesso nel 1868 (con la Spagna). Re Giorgio I (un danese che aveva ereditato il trono di Atene) pensava di modernizza­re il Paese, anche attaccando­si al carro monetario. L’Unione Latina sopravviss­e fino alla Prima Guerra Mondiale, minata da instabilit­à e conflitti. Già nel 1893 la Grecia in bancarotta dovette accettare la supervisio­ne di una commission­e di Controllo Finanziari­o Internazio­nale (la Troika di allora). Ma la situazione dei conti non migliorò. Economia debole, spese pubbliche (per esempio il canale di Corinto), una guerra persa contro i Turchi nel 1897. Che fare? «A corto d’oro — racconta lo storico Jean-Marc Daniel a le Monde — i greci ridussero la quantità di metallo giallo nelle dracme. Monete più leggere, un vantaggio sugli altri Paesi che, quando scoprirono il trucco, cacciarono Atene dall’Unione. Una Grexit del 1908, senza la Germania nella parte della cattiva. E con un colpo a sorpresa: il governo greco fu riaccolto nel club nel 1910, dopo un biennio di ripresa definita da taluni storici «impression­ante». D’altra parte, i greci non furono gli unici «taroccator­i». Quando lo Stato Pontificio entrò nell’Unione, l’amministra­tore papale Giacomo Antonelli (forse con il placet di Napoleone III) cominciò a «limare» le monete d’argento.

Vaticanexi­t, senza rientro. E secondo il Financial Times, pure l’Italia e la Francia, inondando a tratti il mercato di banconote, giocarono sporco.

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Napoleone III di Francia
Imperatore Napoleone III di Francia

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