Litiga per un parcheggio e fa una strage
Spara sui vicini e stermina una famiglia: 4 morti nel Casertano. Il killer fa parte della polizia penitenziaria Tra le vittime anche l’uomo che guidava il furgone per il trasporto di frutta e verdura causa dell’alterco
TRENTOLA DUCENTA (CASERTA) Un agente di polizia penitenziaria ha ucciso ieri con la sua pistola di ordinanza quattro persone durante una lite per questioni di vicinato. Tre delle vittime appartengono a un unico nucleo familiare, sono marito, moglie e figlio titolari di una ditta di prodotti ortofrutticoli. La quarta è invece un loro collaboratore. I nomi: Michele Verde, 61 anni, sua moglie Vincenzina (58), il figlio Pietro (31) e il trentasettenne Francesco Pinestra. L’assassino si chiama Luciano Pezzella, e ha 49 anni.
L’episodio è accaduto a Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, in via Carducci. Secondo quanto stabilito dalle indagini dei carabinieri i rapporti tra Pezzella e la famiglia Verde erano da tempo molto tesi e già in passato c’erano state numerose liti. Provocate quasi sempre dallo stesso motivo che ha scatenato la discussione di ieri poi degenerata in tragedia: il parcheggio del furgoncino che i Verde utilizzavano per il trasporto delle cassette di frutta e verdura.
Ieri, quando ha visto arrivare Pinestra alla guida del mezzo, Pezzella è sceso in strada e ha ripetutamente inveito contro i Verde. Poi è risalito, ha preso la sua pistola e si è precipitato verso la palazzina di fronte a quella dove abita lui. Prima di raggiungerla ha sparato contro Pinestra, ferendolo gravemente, poi è entrato nell’appartamento dei Verde e ha cominciato a sparare, uccidendo, uno dopo l’altro, marito, moglie e figlio. In casa c’era anche la fidanzata di Pietro Verde, Antonella, che si è salvata soltanto perché il giovane, quando ha visto arrivare Pezzella, le ha detto di chiudersi in una stanza al piano superiore. Salvo per caso anche un altro figlio dei Verde, che era appena uscito per andare al bar. Un altro, invece, vive al Nord ed è rientrato a Trentola appena saputa la notizia. Quando sono arrivati i soccorsi, Pinestra era ancora vivo, aveva addirittura cercato di rimettersi al volante del furgone per allontanarsi. È stato trasportato all’ospedale di Aversa ma le sue condizioni erano troppo gravi e dopo poche ore è morto. Pezzella si è costituito ai carabinieri.