«Insieme vinceremo tutto, amore» Maschio, i debiti e quell’sms mai letto
La pagina pubblicata dai parenti dell’imprenditore: grazie a chi lo ha ricordato
L’omaggio
Venti istantanee a tutta pagina, stesso protagonista, ambientazioni diverse e un messaggio: «Grazie a tutti coloro che lo hanno ricordato in questi giorni e che porteranno sempre nel cuore il suo coraggio, la sua forza e la sua grande bontà». È così che la famiglia ha voluto ricordare l’imprenditore veneto Egidio Maschio, scomparso il 24 giugno scorso alla terra, conosceva la fatica di lavorarla. Non a caso, raccontano, era più affezionato agli operai che ai dirigenti, forse perché si riconosceva nei loro sforzi per far quadrare i conti alla fine di ogni mese. «Nella sua casa Egidio diceva che nessuno ha i gradi, “solo la grappa ha i gradi”», ha raccontato il primogenito Andrea durante i funerali, il 27 giugno, concelebrati dentro un capannone dell’azienda a Campodarsego da una quindicina di parroci del Padovano, con monsignor Liberio Andreatta venuto apposta da Roma. C’erano più di tremila persone, autorità e maestranze.
Non è da escludere che sia stato proprio il pensiero del futuro incerto dei suoi lavoratori a tormentarlo il 24 giugno, dopo le cinque del mattino, quando nella sala riunioni dello stabilimento di Cadoneghe ha impugnato il fucile da caccia, ha appoggiato il calcio al muro, si è puntato contro il petto la canna e ha preso un righello per aiutarsi a premere il grilletto. Addio al mondo.
Sposini
A sinistra, Noemi e Vincenzo , i due bellunesi che si sono sposarti lo stesso a Villa Ducale, colpita dal tornado; in alto il vivaio di piante (pareti azzurre) dove è stato ritrovato l’unico morto risucchiato dal tornado; a destra, la Villa Fini prima e dopo la devastazione
Aveva 71 anni. Sulla scrivania del suo ufficio aveva lasciato quattro fogli su carta intestata: un elenco di 24 problemi. Li chiudeva con una frase, in stampatello: «Siamo sensa soldi in banca. Sono disperato. Cosa posso fare». La compagna Fiorina gli aveva appena mandato un sms: «... insieme vinceremo tutto amore». Lui non ha fatto in tempo a leggerlo.
«Aveva cominciato da me come saldatore», ricorda Mario Carraro, 86 anni, presidente dell’omonimo gruppo e già alla guida di Confindustria Veneto. Una collaborazione durata poco. «Nel 1964 si licenziò per aprire la sua azienda. Aveva in mente le fresatrici, si è impuntato, e ha iniziato a produrle con il fratello Antonio nella vecchia stalla del padre. Ne conservava la foto nel suo studio, non dimenticava da dove era arrivato».
La Maschio Gaspardo si era enormemente ampliata negli ultimi anni. Duemila dipendenti, un fatturato da 324 milioni di euro nel 2014 e diciassette sedi e filiali in Italia e nel