Corriere della Sera

«Un principe ha paura di sbagliare»

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prima di tutto, una famiglia. Ma se nel 2005, sulla Place du Palais, Alberto aveva ricevuto le (simboliche) chiavi di Monaco dal sindaco della città-stato, Georges Marsan, sabato 11 luglio — dieci anni dopo — su questa stessa piazza Alberto ha festeggiat­o il primo giro di boa e ricevuto il regalo dei monegaschi per i Royal twins: gioielli anni Trenta di Cartier. Poi cocktail musicale per tutti. E si è ripetuto ieri sera con la rockstar Robbie Williams, Lemar e Justin Caldwell. Nell’aria, durante il riceviment­o di sabato, la voce della monegasca Olivia Dorato. Poi Alberto ha lasciato la piazza per il porto. Ha salutato la tradiziona­le «famiglia» dei monegaschi per incontrare il nuovo gotha sempre più internazio­nale che ama Montecarlo.

Nel nuovo Yacht Club firmato dall’archistar Norman Foster, per festeggiar­e i 150 capolavori delle avanguardi­e russe (in mostra a Monaco fino al 6 settembre), presenti i nipoti di Marc Chagall, sono stati serviti champagne, salmone e fragoline di bosco. Nell’aria, il glamour mondano di sempre.

È la doppia anima del Principato, la doppia sfida di Alberto. Da dieci anni. Tenere assieme storia e futuro, tradizione e mondanità. Famiglia — lui continua a chiamare Monaco la sua «grande famiglia» — e respiro globale.

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