Mastour, promessa finita sul mercato
Numeri e fantasia non bastano, il gioiellino non è più incedibile
Dopo aver ceduto in prestito Stephan El Shaarawy, il Milan dei giovani italiani potrebbe perdere un altro mattoncino, Hachim Mastour, 17 anni di talento cristallino molto virale (nel senso che numeri, magie, rulete e palleggi con Neymar hanno fatto il giro del mondo sui social), ma poco concreto, perché sul campo di recente non si è visto quasi mai (e nell’ultima amichevole, contro l’Alcione, buona occasione per mettersi in mostra con Mihajlovic, non ha brillato).
Colpa di un menisco (più qualche problema con i denti del giudizio) che gli ha impedito di giocare con continuità la scorsa stagione, colpa della difficoltà a farsi strada nel calcio dei grandi, ai quali era stato aggregato battendo ogni record di precocità. Ma Hachim (nato in Italia da genitori marocchini, ha scelto la Nazionale del loro Paese) è rimasto a metà del guado, a camminare sul filo tra la favola del predestinato e i dubbi per una stella accesa troppo presto, con un esordio in serie A sempre rinviato, un gol da fenomeno segnato con la Primavera in Tim Cup (palla conquistata a metà campo, quattro avversari superati come alla Playstation) ma alla fine poche presenze anche con la squadra di Brocchi. Né di qua né di là. Difficile tornare con i ragazzini quando ti fanno sentire già grande, e anche se Mastour non è tipo da atteggiamenti da sbruffone (tutt’altro), sul campo ci vuole sempre voglia feroce. Se fosse solo una questione di numeri da giocoliere e fantasia, il ragazzino avrebbe pochi rivali (non a caso la frase sul suo profilo Twitter è: «In fin dei conti il calcio è fantasia, un cartone animato per adulti»). Ma — ed è quello su cui insistono i suoi allenatori — il calcio è anche una questione di rincorrere gli avversari, pressare, tornare a difendere, dialogare con la squadra. Il fisico, poi, gracilino, non lo aiuta nei contrasti. E i dubbi crescono.
Anche per questo il gioiellino — sul quale in passato avevano chiesto informazioni sia il Barcellona che, a gennaio, il Real Madrid — non è più considerato incedibile. Il Psg ha fatto le prime telefonate (pare senza formulare un’offerta, anche se i giornali francesi hanno parlato di 5 milioni), il Milan intende proseguire la conversazione, magari tornando sul tema quando il discorso si amplierà ad Ibrahimovic. Se le cifre assomigliassero a quelle indicate, l’affare sarebbe enorme: i rossoneri l’avevano pescato dalla Reggiana per mezzo milione di euro tre anni fa. Certo, c’è il rischio che un giorno la promessa diventi realtà, la scommessa paghi tutta la posta e il Milan rimpianga di non aver creduto in un giovanissimo italiano.