«Migliaia di militari russi in ferie stanno combattendo in Ucraina»
L’atto di accusa dell’oppositore ucciso: «Putin mente sulla guerra ibrida»
Poco dopo l’annessione della Crimea alla Russia, sul territorio dell’Ucraina orientale è iniziato un conflitto armato tra le forze dell’ordine ucraine e i separatisti che chiedevano l’ingresso delle regioni di Donetsk e Luhansk nella Federazione Russa. Le figure ufficiali della Federazione Russa negano continuamente il fatto che militari dell’esercito russo partecipino alle azioni di guerra in territorio ucraino.
«Non c’è mai stato e non c’è tuttora alcun reparto dell’esercito russo, né alcun istruttore militare nell’Ucraina sudorientale. Gli americani mentono. Non ci siamo mai occupati, né ci occupiamo ora di destabilizzare la situazione ucraina » ha dichiarato lo stesso presidente Putin in un’intervista al canale televisivo francese TF1 il 4 luglio 2014...
Ma le parole dei politici russi vengano negate da molteplici testimonianze sulla presenza di soldati e ufficiali dell’esercito russo nel territorio dell’Ucraina orientale. Le prime dimostrazioni di tutto ciò risalgono all’estate del 2014.
A partire dal giugno 2014 le forze armate ucraine hanno iniziato ad attaccare con successo le posizioni dei separatisti. Gli ucraini sono riusciti a liberare larga parte delle città del Donbass, comprese Slavjansk e supportata anche dal leader della Repubblica popolare di Donetsk Aleksandr Zakharchenko. «Da noi arrivano molti militari dalla Russia, che preferiscono trascorrere le ferie non in spiaggia ma in una sola schiera con i loro fratelli che si battono per la libertà del Donbass» ha detto Zakharchenko in onda sul canale «Russia24». La versione sui «villeggianti» è stata diffusa anche sul Primo canale, dove, per esempio, il 4 settembre 2014 è stato mostrato un servizio sui funerali del paracadutista di Kostroma Anatolij Travkin, caduto in Ucraina. «Un mese fa è andato nel Donbass, senza dire niente ai parenti e agli amici. Il comando dell’unità sottolinea: per recarsi nella zona delle azioni belliche Anatolij ha preso ferie» ha comunicato lo speaker.
È importante far notare che per i militari che prestano servizio a contratto nelle forze armate russe è assolutamente vietato partecipare ad azioni di guerra durante le ferie. Il militare in ferie mantiene il suo status. Per ottenere la licenza, «è obbligato a indicare nel rapporto al suo comandante il luogo esatto in cui trascorrerà le ferie». Se le ferie sono all’estero, è «necessario ricevere un permesso del Ministero della difesa e del proprio comando e un accordo con l’FSB».
La guerra nell’est dell’Ucraina viene spesso chiamata «ibrida». Il che a quanto pare è un’invenzione unica di Vladimir Putin: non è un’aggressione militare diretta, ma la creazione di un conflitto armato sul territorio di un Paese vicino in modo tale che, formalmente, sia impossibile presentare accuse al suo iniziatore. Il Donbass è in cenere, e il presidente russo è candido: «Quali sono le vostre prove»?...
Né Putin, né i suoi generali hanno avuto abbastanza coraggio per riconoscere l’aggressione militare contro l’Ucraina. Le vili menzogne e l’ipocrisia vengono spacciate per grande saggezza politica. La guerra sfrontata e vigliacca scatenata da Putin costerà cara al nostro paese. Pagheremo per quest’avventura con le vite dei nostri soldati, con la crisi economica e con l’isolamento politico.
Pagheremo facendoci nemici i nostri alleati di lunga data. Non c’è al mondo un popolo piu’ vicino e caro ai russi di quello ucraino. Sono i nostri fratelli, sia detto senza alcuna retorica, e la guerra tra i russi e gli ucraini nel Donbass non si può definire altrimenti che fratricida. Questa guerra è la vergogna del nostro Paese. Ma il problema non rientrerà da solo. È indispensabile fermare Putin. E questo lo può fare solo il popolo russo.
Allora fermiamo insieme questa guerra.
La controoffensiva del 19-20 agosto è stata possibile grazie all’arrivo massiccio di rinforzi dal territorio russo Il leader separatista conferma i rinforzi: «150 unità tecniche militari, oltre a 1200 uomini addestrati in territorio russo» La guerra sfrontata e vigliacca scatenata da Putin costerà cara al nostro Paese. Pagheremo con l’isolamento politico