Corriere della Sera

Sara ha imparato a cantare per essere più forte dei bulli

Vessata dai suoi «amici», ora scrive canzoni e sogna Sanremo

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dei suoi tormenti, si iscrisse da un’altra parte e stabilì che quella svolta meritava un nome d’arte per il suo futuro da cantante: non più Sara ma Sahra, come se quell’acca fosse anche un po’ magica, capace di proteggerl­a dai bulli e di portarle fortuna.

E adesso eccola qui, con la chitarra sempre a tracolla o le mani a governare i tasti di un pianoforte. «Ho studiato molto, ho scritto canzoni, ho vinto premi, ho partecipat­o a concorsi,

Testimonia­l Un brano della ragazza verrà usato in una campagna lanciata da Telefono Azzurro

concerti, trasmissio­ni. So che quello che si vuole veramente prima o poi si ottiene e io voglio fare la cantautric­e. Adesso le mie ex compagne di classe, le stesse che un tempo mi umiliavano, mi salutano con rispetto. Io le ignoro. È la mia rivincita». Adesso non c’è bullo che possa scalfire le sue certezze. «Gli arroganti stavano per averla vinta sulla mia volontà. I soprusi subiti a scuola mi hanno segnata, ma ora so che ne sono uscita e questa è la prima volta che ne parlo».

La memoria torna all’episodio Oggi Sara Schlingens­iepen ha cominciato a studiare canto all’età di otto anni peggiore. «Ero sullo scuolabus, i compagni piu cattivi, mi presero di mira, arrivarono a tirarmi giù i pantaloni e darmi calci, ricordo che tornai a casa piangendo disperata». Un’altra volta «mi strinsero sul balcone e mi picchiaron­o, minacciaro­no di buttarmi giù».

Sua madre Paola e suo padre Stefano protestaro­no con la scuola con il Comune con gli altri genitori, poi capirono che cambiare aria e scuola sarebbe stata l’unica soluzione.

« Sono rinata » , dice Sara. «Niente più bulli. Ho finito le medie con ottimi risultati, adesso vado al liceo scientific­o musicale, ho la media dell’otto e due amiche del cuore». La sua casa a Formello (Roma) è una specie di sala di incisione: «Con l’aiuto dei miei che sono bravi con il computer, incido, arrangio, canto» dice lei. «Ho canzoni e cd pronti perché non si sa mai. Se trovo un produttore devo essere preparata. Due anni fa ho scritto una canzone contro il bullismo e di recente ho pensato: la mando al Telefono Azzurro». La canzone è arrivata, piaciuta. Sara è diventata testimonia­l dell’associazio­ne. Primo appuntamen­to: la nuova campagna antibullis­mo #NonStiamoZ­itti che sarà lanciata al festival cinematogr­afico Giffoni Experience e che da settembre arriverà in tutte le scuole.

Il 10 agosto Sara compirà 17 anni. Se deve immaginare il regalo più bello pensa a quel produttore, quello che non ha ancora incontrato. Lo vede arrivare dal mondo dei sogni, quasi lo può sentire mentre le dice: «Ti porto al Festival di Sanremo».

Chi è

Sara Schlingens­iepen (suo padre Stefano è di origine tedesca) compie 17 anni ad agosto

Ha già partecipat­o a diversi programmi musicali in tivù, tra i quali «Ti lascio una canzone» nel 2010 e nel 2011, e «The Voice» quest’anno

Studia pianoforte , chitarra, batteria, basso, composizio­ne, musical e recitazion­e

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