Corriere della Sera

Sprofondo giallo

Sui Pirenei crolla lo Squalo, il leader domina tra le polemiche Froome super, ma un video mette in discussion­e l’impresa del 2013 Nibali finisce a 4’25’’

- LA PIERRE-SAINT MARTIN

Signore e signori, nel gran teatro del Tour de France torna in scena il «Chris Froome Show». Due anni dopo la prima rappresent­azione (14 luglio 2013) lo spettacolo si sposta dal Mont Ventoux ai Pirenei, nella verde valle di Baretous. Lo spettacolo dura oltre quattro ore. Ma tutti aspettano il momento clou, programmat­o a 6.200 metri dal traguardo. Qui Chris Froome, attore protagonis­ta, comincia improvvisa­mente a pestare sui pedali come se la catena non incontrass­e più resistenza. È la famosa « frullinata » . Nairo Quintana, forse il migliore scalatore al mondo, il solo rimasto alla sua ruota, si spegne di colpo. Visto dalla tv, è come la regia accelerass­e solo la porzione di schermo che riguarda Froome lasciando il resto a velocità normale. L’inglese replica il gesto che nel 2013 lo rese celebre (e sospetto) provocando infinite discussion­i.

Cos’è il «frullino»? Nel punto in cui la salita riduce la pendenza (dove normalment­e un ciclista rifiata, indurendo il rapporto per mantenere la velocità) Froome invece alleggeris­ce di due denti la corona posteriore aumentando le pedalate di almeno venti colpi al minuto. «Frullando», appunto, non ingolfa le gambe di acido lattico e vola via. Un gesto che tutti provano ma che riesce solo a lui.

Dietro a Froome, il plotone è dissolto, sparpaglia­to, senza fiato. Nibali si era già staccato a 10 chilometri dalla fine. Pinot e Peraud, i francesi che nel 2014 condiviser­o con lui il podio, si sono squagliati ancora prima. Contador ha ceduto di colpo prima della «frullinata», quando Sky tirava già a tutta: è l’ombra del dominatore del Giro. Van Garderen (secondo in classifica) si difende come può. Il finale è surreale.

Froome chiude sprintando, il suo gregario Porte (che al Giro faticava anche sui cavalcavia) irride Quintana superandol­o in tromba. Il colombiano incassa 1’04” da Froome e ha 3’09” in classifica. Geraint Thomas, altro coequiper di Froome e notoriamen­te passista, arriva (sorridendo) davanti a un Contador devastato dalla fatica. Lo spagnolo è a 4’04” dalla maglia gialla. Nibali perde 4’ 25”. Il Tour sembra chiuso.

Ma sulla maglia gialla si abbatte in diretta una bufera di polemiche. Che ha avuto un prologo lunedì, quando Sky ha denunciato l’hackeraggi­o dei dati del corridore, registrati dal computer sulla bici e custoditi nel portatile dell’atleta. Denuncia tattica, si dice: i file sarebbero in realtà stati divulgati da un ex allenatore o tecnico del team. Pochi minuti prima dell’arrivo, su Internet spunta un video che racconta proprio la marcia trionfale di Froome sul Ventoux nel 2013: in sovraimpre­ssione i dati di marcia. So-

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