Corriere della Sera

Dybala punta in alto: «Obiettivo Champions»

Vestirà la maglia numero 21 di Zidane e Pirlo. «Questa è la squadra perfetta per vincere»

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

La cicatrice cattiva dell’Apache Tevez e la barba vissuta di Andrea Pirlo sono già un ricordo. La Juventus mette in vetrina la faccia pulita della «Joya», il «gioiello», Paulo Dybala, nonno polacco, nonna napoletana e un’aria da bambino al primo giorno di scuola. Un 21enne che però non è l’ultimo arrivato, anzi: per adesso l’argentino che arriva dal Palermo è il giocatore più pagato della serie A, 40 milioni bonus compresi: «Da quando sono arrivato in Italia si parla sempre di soldi e non di come sono io. A Palermo hanno speso tanto e ho fatto vedere cosa posso fare e lo stesso farò qui. Però è emozionant­e che la Juventus abbia fatto questo investimen­to: sicurament­e crede in me e pensa che possa dare tantissimo».

In Sicilia, dove era il «picciriddu», c’è voluto il tempo necessario per crescere. E il predestina­to Dybala, preso nella B argentina per 12 milioni ha fatto esperienza attraverso una retrocessi­one, la promozione in A e la consacrazi­one definitiva nell’ultimo campionato, che ha convinto la Juve ad affidargli un ruolo chiave: con la partenza di Tevez, Dybala raccoglie un’eredità pesante. Ma sulle spalle non avrà il 10: ha scelto il 21 che è stato di Zidane e di Pirlo. E non è un caso, perché assieme a Pogba, è lui il giocatore di maggior tasso tecnico della nuova Juve, che oggi presenta il campione del mondo Khedira e domani si raduna. In attesa del possibile arrivo di un trequartis­ta.

Stesso ruolo degli idoli dell’infanzia di Dybala (accento sulla seconda sillaba), che però si smarca da etichette precise sulla sua collocazio­ne in campo: «Mi piacevano tantissimo Riquelme e Ronaldinho. Ho sempre giocato dietro le punte nel settore giovanile, poi sono stato spostato come punta. Anche a Palermo ho fatto tutti i ruoli d’attacco, poi Iachini mi ha messo prima punta e ho fatto più gol. Posso giocare in qualsiasi ruolo, mi devo adattare. L’eredità di Tevez? Quello che ha fatto qua è stato incredibil­e, ha vinto tantissimo, ha fatto tanti gol in due grandissim­e stagioni. In carriera alla fine Talento Paulo Dybala, 21 anni, sorride nel suo nuovo stadio Nello scorso campionato ha segnato 13 gol (LaPresse) ho sempre giocato col 9, ma ho scelto il 21 perché è la mia età e perché l’hanno indossato dei giocatori importanti».

Uno di quelli, Pirlo, ha pianto nella sua ultima partita bianconera, la finale persa col Barcellona. Dybala era già della Juve e ha visto la sfida all’Olympiasta­dion: « È stata la mia prima partita di Champions da spettatore ed è stata molto emozionant­e vedere la squadra in cui stavo per arrivare. Per la mia carriera è un cambio importante: qui spero di diventare un grande calciatore. Quando ho saputo che mi voleva la Juve ho detto subito sì perché questa è la squadra perfetta per cominciare a vincere. Penso che possiamo fare ancora meglio dell’ultima stagione. Come? Vincendo la Champions». Sbarbato, ma sfacciato: quel che serve per non far rimpianger­e i grandi vecchi. Via vai Dybala è stato il primo acquisto del mercato della Juventus. Oltre all’attaccante argentino sono già arrivati il difensore Rugani, il mediano Khedira e altri due attaccanti, Zaza e Mandzukic. Tutti acquisti che dovranno compensare le partenze di Tevez, Pirlo, Ogbonna, Matri, Storari e Pepe

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