IL GELO D’ANGURIA SICILIANO CON LA GRANELLA DI PISTACCHI
Tra tutti i dolci al cucchiaio, questo forse è il più fresco e colorato. O forse è solo una mia personale predilezione. Fatto sta che per la puntata di «Racconti di cucina» di oggi ho scelto di preparare il «gelo all’anguria», delizia siciliana dolce ma allo stesso tempo dissetante. Per la verità, se si dovesse seguire la tradizione, il «gelo» andrebbe mangiato a Ferragosto. Ma ho deciso di anticiparlo perché è il dessert perfetto per le giornate estive, capace di racchiudere in una cucchiaiata tutto il profumo della Sicilia, da gustare con la famiglia e gli amici sotto un pergolato.
Cominciamo dal nome: in siciliano si chiama «gelu di muluni», dove «muluni» significa anguria. Ma per qualche impropria traduzione passata vi potrebbe capitare di trovare in giro il «gelo di melone». Stiamo parlando sempre di questo piatto, che come ogni ricetta classica è stato reinterpretato in pressoché infinite varianti. C’è chi raccomanda i chiodi di garofano, chi l’acqua di gelsomino o di fiori di arancio, chi le gocce di cioccolato e chi i pistacchi (che servono a imitare i semini dell’anguria). Noi abbiamo scelto i pistacchi e i chiodi di garofano. Vediamo insieme come si prepara la ricetta.
Ingredienti: 2 chili e mezzo di anguria, 225 grammi di zucchero, 100 grammi di amido di frumento, chiodi di garofano, pistacchi tritati, 120 grammi di amido.
Preparazione: dopo aver tolto la buccia dell’anguria si passa la polpa al frullatore, fino ad ottenere un litro di succo. Si aggiunge quindi lo zucchero, la cui quantità può leggermente variare a seconda della dolcezza del frutto, e vi si stempera molto delicatamente l’amido, facendo attenzione che non si formino grumi. Al termine si mette il composto sul fuoco molto lento facendolo addensare e profumandolo con alcuni chiodi di garofano (il tempo necessario sono dieci, quindici minuti). Lo si toglie dal fuoco e lo si lascia raffreddare in uno stampo per metterlo, una volta a temperatura ambiente, in frigo. Lasciarlo riposare fino a quando non ha la consistenza di un budino (circa due ore). Si guarnisce con la granella di pistacchi (o a piacere con le gocce di cioccolato).