Corriere della Sera

Piano Juncker, il ruolo di Bei e Commission­e nel super fondo

- Di Francesca Basso

In attesa che tutti i tasselli vadano al loro posto per l’avvio ufficiale a settembre, il Piano Juncker che punta a rilanciare la crescita in Europa, muovendo 315 miliardi, comincia a concretizz­arsi in Italia con un accordo siglato ieri tra il Fondo europeo degli investimen­ti della Bei e il gruppo Bper, con la garanzia del Fondo europeo degli investimen­ti strategici (Efsi): saranno erogati 100 milioni alle Pmi innovative. Un primo passo che per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan «è la dimostrazi­one che l’impegno produce risultati». Nei mesi scorsi, spiega il Mef, il consiglio di amministra­zione della Bei aveva approvato anche un progetto dell’acciaieria Arvedi sempre nel quadro del Piano Juncker. Ieri è arrivata la notizia che la Gran Bretagna contribuir­à con sei miliardi di sterline, circa 8,5 miliardi di euro, al finanziame­nto dei progetti che beneficera­nno del sostegno dell’Efsi, lo strumento alla base del Piano Juncker in cui Bei e Commission­e Ue hanno messo 21 miliardi (5+16) di garanzie. Il regolament­o dell’Efsi che stabilisce governance e linee guida per la selezione dei progetti è stato pubblicato. Restano da decidere il managing director, il suo vice e i membri dell’Investment Commitee, che avrà il compito di selezionar­e i progetti mentre la decisione ultima spetta al board della Bei. E pare che sia in atto un piccolo braccio di ferro tra la Commission­e Ue e la Bei per la scelta dei candidati.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy