Il sorriso lo strappa solo la Errigo
Bronzo nel fioretto: «Felice ma non troppo...». Buio sugli azzurri che deragliano
Scaraventato in su e in giù per le montagne russe, l’ottovolante azzurro — il 4+4 dei fioretti — rischia un clamoroso deragliamento prima di trovare un binario d’emergenza. È di bronzo, medaglia vinta da Arianna Errigo, mentre stavolta sulle piattaforme nobili si fermano i vagoncini degli altri. L’oro maschile va al nipponico Ota ed è il primo titolo «giap» nelle tre armi. Il trionfo al femminile è invece della Russia, che ha alla guida l’ex c.t. Stefano Cerioni, coadiuvato da Giovanni Bortolaso, già maestro della succitata Errigo. Giornata indimenticabile per entrambi, nel Paese che ha appena cacciato Fabio Capello: oltre al terzo posto di Akhmatkhuzin, riluccicano il primato della Deriglazova, vincitrice sull’Arianna che puntava al triplete, e l’argento della Shanaeva, la terza russa che avrebbe intercettato la Errigo se l’azzurra, dopo essersi liberata nei quarti della Korobeynikova, fosse entrata in finale.
Già, la finale e il progetto di diventare la seconda fiorettista (dopo l’austriaca Ellen Preis) che si impone in tre Mondiali di fila. Tutto in fumo: «Sono contenta, ma non troppo. Il
Medaglia
Arianna Errigo festeggia il terzo posto nel fioretto, ma non è stata una giornata positiva per i colori italiani. La Errigo ha pagato anche due errori arbitrali (Bizzi) il fioretto maschile? Sì, tanto. E poi abbiamo visto la Batini sfilarsi l’argento 2014 con un crollo negli ottavi, la Vezzali farsi divorare dalla Knapek (di solito accadeva il contrario) dopo aver vinto l’ennesimo spareggio con la Nam e la Di Francisca farsi mandare a casa da due cartellini rossi nell’assalto con la Prescod, rimesso in piedi ma non chiuso sul 14-12. Partiamo da Elisa, punita perché teneva la testa bassa sull’azione dell’americana. «Complotto? Mi farebbe bene pensarlo — ammette —, ma mi prenderei in giro da sola. Semplicemente, non ero io». Solo una riflessione aggiuntiva: perché è stata lasciata a casa Giovanna Trillini, suo maestro, figura ormai centrale per la «Difra»? Anche la Vezzali non era la Vezzali e alla sua età può accadere. Non diteglielo, però. Ronzano incarichi da ministro, eppure Vale parla di finestre da raggiungere in stanze buie, ricorda che solo l’aritmetica la può fermare sulla strada per Rio e infine spiega il k.o.: «Avevo il freno tirato. Ho sbagliato qualcosa e c’è da lavorare». A 41 anni e all’ultimo Mondiale, ragiona come una di 20. Fioretto m. Ota (Gia) b. Massialas (Usa) 15-10 1. Ota, 2. Massialas, 3. Akhmatkhuzin (Rus) Fioretto f. Deriglazova (Rus) b. Shanaeva (Rus) 15-11 1. Deriglazova, 2. Shanaeva, 3. Errigo (Ita). Coppa Di Francisca, eliminata negli ottavi, ha vinto la Coppa del Mondo Oggi Spada f. Sciabola a squadre m. e f. Spada a squadre m. Così in tv 15.30 Rai Sport 2, Eurosport 17.45