Corriere della Sera

Foto choc sui pacchetti e divieto di fumare con i bimbi in auto La bozza del decreto che recepisce la direttiva europea sul tabacco. Blocchi di sicurezza per le svapo

- M. Io.

Bagaglio da stiva

Immagini choc sui pacchetti di sigarette, che copriranno il 65 per cento della confezione invece del 30-40 per cento di adesso. Frasi forti e foto a colori di persone malate e di danni prodotti dal fumo, informazio­ni utili su come smettere, per esempio il numero verde. Il nome dalla marca sempre meno in evidenza.

Il ministero della Salute recepisce la direttiva Ue sul tabacco e mette a punto una bozza di decreto legislativ­o che dovrebbe essere approvata dal Consiglio dei ministri la settimana prossima, quindi le commission­i parlamenta­ri avranno Bagaglio a mano

Wi-Fi 60 giorni di tempo per esprimere un parere.

Il decreto attua un giro di vite contro il fumo: oltre alle foto choccanti sulle confezioni, prevede il divieto di fumare in auto se si viaggia con bambini o donne in gravidanza e negli spazi esterni degli ospedali. Spariranno i pacchetti da dieci, meno costosi e quindi più acquistati dai giovani, no assoluto anche per le sigarette contenenti aromi, quelle al mentolo o alla vaniglia, no a qualunque aroma o spezia che ne modifichi l’odore, il gusto, l’intensità. Stop agli «additivi» che promettono «benefici per la salute Sedile con più spazio Giochi e intratteni­mento La campagna Una delle immagini choc che compariran­no sui pacchetti di sigarette per dissuadere i consumator­i a fumare mettendoli in guardia sui rischi per la salute

posto Bibite o snack Noleggio auto e prenotazio­ne hotel

prioritari­o Pagamento con carta di credito, ed effetti energizzan­ti» , pene maggiori per chi vende sigarette ai minorenni, con sanzioni che possono arrivare fino alla revoca della licenza. Nuovi requisiti di sicurezza per le sigarette elettronic­he, per esempio un sistema di chiusura a prova di bambino per evitare che il liquido fuoriesca.

Bene, commenta il Codacons, ma non basta. «Queste misure da sole non potranno ridurre il numero di decessi causati ogni anno dal fumo, circa 80 mila», dice il presidente dell’associazio­ne Carlo Rienzi. E Silvio Garattini, direttore dell’istituto di ricerca farmacolog­ica Mario Negri di Milano, chiede che nell’iter del decreto legislativ­o «vengano aggiunte le cose che realmente disincenti­vano la vendita, in primo luogo l’aumento di prezzo, vera forma di dissuasion­e dei consumi».

Inoltre, secondo Garattini, bisognereb­be vietare il fumo anche «in spazi aperti come gli stadi e nei ristoranti all’aperto perché equivale comunque a fumare in faccia alla gente. La regola dovrebbe valere anche per i parchi pubblici dove giocano i bambini».

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