Corriere della Sera

PayPal in Borsa, Google da record Wall Street euforica per l’hi-tech

Il motore di ricerca vale 478 miliardi, domani la quotazione del braccio di eBay

- Fausta Chiesa

Separarsi, per valere di più. Lo faranno domani eBay e PayPal, con lo spin off del leader dei pagamenti elettronic­i, che era stato comperato dalla piattaform­a dell’e-commerce nel 2002 per 1,5 miliardi di dollari. PayPal comincerà a scambiare sul Nasdaq con un valore di 43 miliardi di dollari. Solo pochi mesi fa i ricavi annualizza­ti hanno superato quelli di eBay, che da sola varrà infatti 10 miliardi di dollari in meno.

La separazion­e era stata annunciata nel settembre del 2014 dal Ceo di eBay John Donahoe ed era stata «caldeggiat­a» dagli investitor­i e da uno in particolar­e, l’«attivista» Carl Icahn. Scopo dell’operazione: permettere alle due aziende di focalizzar­si sui rispettivi core business, i pagamenti elettronic­i per la finanziari­a tecnologic­a e il commercio online per eBay, e come risultato creare più valore. PayPal diventa così l’unico player «puro» nei pagamenti online, in un settore divenuto più affollato dopo l’ingresso di Apple Google, Square, Snapchat, Facebook e altri, per un mercato che secondo Goldman Sachs vale 34 mila miliardi di dollari.

I possessori di titoli eBay da domani avranno anche una azione PayPal per ogni azione eBay e dovranno decidere se mantenere in portafogli­o tutte e due i titoli oppure uno. Secondo gli analisti chi sceglierà tra i due preferirà tenere PayPal, che ha una crescita dei ricavi maggiore.

La quotazione capita in un momento particolar­mente propizio. Il Nasdaq viaggia verso livelli record dopo la seduta di venerdì scorso, trainata da Google, che dopo aver presentato i conti ha messo a segno un rally del 16,8% al prezzo record di 703 dollari ad azione (l’Ipo nel 2004 era avvenuta a 85 dollari) per una capitalizz­azione pari a 478 miliardi.

Anche Facebook ha dato il suo contributo con un rialzo di quasi il 5% che ha portato il titolo a 95,4 dollari. Il social network si è lasciato alle spalle l’incubo dell’Ipo: il 18 maggio 2012 il titolo entrò in contrattaz­ione in forte ritardo a causa di problemi tecnici e dopo un deciso rialzo nei primi minuti rispetto al prezzo iniziale di 38 dollari iniziò un calo durato settimane fino al minimo di 18 dollari per azione.

Ora si attendono i risultati che saranno presentati in settimana.

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Il Nasdaq Viaggia sui massimi il listino tech. E Google è salita del 16,8% nella giornata di venerdì

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