L’INTERVISTA SEBASTIAN COE
Bubka inonda web e social di parole. Seb viaggia per incontrare le 213 Federazioni ai quattro angoli del pianeta atletica («68 mila chilometri, fin qui, solo in questa campagna elettorale») e tace. Ma quando parla — oggi, eccezionalmente, in maniche di camicia dentro il suo ufficio in Victoria Street, leggero e carismatico e a testa alta come il fuoriclasse del mezzofondo che folgorò di corsa gli anni 80 —, sa farsi ascoltare. Baronetto, 58 anni, ex politico di centrodestra, inventore dei Giochi di Londra 2012, accumulatore seriale di cariche, Sebastian Newbold Coe ha ancora fame. «L’atletica è la mia vita. Siamo sulla soglia di un’era dorata, e io voglio esserci». A un mese dal Congresso Iaaf (Pechino, 19-20 agosto), l’inglese nato bene che trasforma in oro tutto ciò che tocca ci spiega perché diventerà il sesto presidente in 103 anni.
Alea iacta est, Coe, o resta qualcuno da convincere?
«La vita mi ha insegnato che fino al match-point la partita non è vinta. Sono appassionato di politica e un lettore di biografie: le elezioni si vincono nelle urne. Nel frattempo, credere nel messaggio è fondamentale: quando nel ripeterlo ti viene la nausea, è quando gli altri cominciano ad ascoltarti».
Che atletica lascia Lamine Diack? Sana? Ricca?
«Abbiamo buone risorse: il tesoretto più cospicuo da molti anni a questa parte. Diack lascia uno sport sempre più globale, in buona salute. Ma si può fare di più».
Dicono che Coe verrà eletto perché è uno straordinario procacciatore di sponsor.
«750 milioni di sterline in sponsorizzazioni per Londra 2012. È uno degli argomenti che porterò al Congresso di Pechino». Gli altri? «Diffusione: l’atletica deve diventare più attraente per i giovani, e non solo entrando nelle scuole. Potenziamento delle Federazioni tramite sostegno finanziario diretto: nell’enorme varietà sociale, culturale e razziale la stessa soluzione non va bene per tutti. Sarò un sarto che cucirà vestiti su misura. Oggi 60 nazioni sono in grado di esprimere finalisti al Mondiale: voglio diventino 100 nel prossimo decennio. Dialogo con i ministri Il 19-20 agosto si riunisce a Pechino il Congresso Iaaf che dovrà eleggere il successore alla presidenza di Lamine Diack Candidati Oltre a Sebastian Coe, 4 medaglie olimpiche (due d’oro) su 800 e 1500 metri, è in corsa l’ucraino Sergei Bubka, che dominò per oltre 10 anni il salto con l’asta stabilendo 35 record mondiali