La ripresa passa anche dai lavori dell’estate
C’è un altro piccolo ma significativo segnale di ripresa dell’occupazione. Viene dal lavoro stagionale nei settori della ristorazione, dell’intrattenimento e degli stabilimenti balneari. Quest’anno verranno impiegati 79.766 dipendenti in più, il 3,1% di incremento rispetto al periodo Luglio-Settembre 2014. Sono quasi sempre contratti a tempo determinato e, secondo l’Ufficio studi Fipe, la federazione dei pubblici esercizi, sono orientati soprattutto verso quattro tipi di professioni. La più gettonata in assoluto è quella dei camerieri, che arriva al 64% delle nuove immissioni. Seguono con distacco gli chef con il 18% delle assunzioni, i barman a quota 13% e i bagnini al 5% (ma la stagione balneare è cominciata a maggio e quindi la maggior parte delle new entry di bagnini patentati è avvenuta due mesi fa).
«Siamo di fronte a un fenomeno in controtendenza rispetto agli ultimi anni — commenta il presidente del Fipe Lino Enrico Stoppani — dovuto soprattutto alla ripresa della domanda interna. E’ un risveglio del settore favorito anche dall’entrata in vigore del Jobs act, che ha eliminato alcune rigidità che fino ad oggi portavano molti imprenditori a rinunciare alle assunzioni».
Le nuove immissioni estive riguardano soprattutto lavoratori italiani (73,4%) con gli stranieri fermi al 26,6% mentre durante gli altri mesi dell’anno superano quota un terzo di tutti i lavoratori del settore. E’ inoltre un comparto che già impiega un numero consistente di donne, ma che tra Luglio e Settembre aumenterà il loro peso fino al 49,9% dei nuovi contratti. Le retribuzioni di questi stagionali sono in media di 1.200 euro netti al mese, con grandi variazioni a seconda del livello di professionalità, visto che si va dagli chef blasonati e dai maître d’hôtel, ai camerieri generici. Nella pattuglia estiva ci sono però anche molti studenti, sia in stage, sia universitari che raccolgono un piccolo gruzzolo.
Al di là del periodo stagionale, quali sono oggi le figure più richieste dal mercato? «Nei ristoranti sta crescendo molto la domanda di sommelier — spiega Stoppani — mentre nei locali serali della movida, vanno forte i barman più fantasiosi, quelli che fanno tendenza». Non a caso Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana che ha come rettore Gualtiero Marchesi, ha appena lanciato, dopo anni di corsi di cucina, pasticceria e sommelier, il primo «Corso superiore di sala e bar».