Corriere della Sera

Gli sgravi fiscali (annunciati) svegliano i titoli del mattone

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( ri.que.) I titoli immobiliar­i si sono scrollati di dosso il torpore della crisi. Merito anche della volontà manifestat­a dal presidente del Consiglio Matteo Renzi di ridurre le tasse sulla prima casa. Sarà vero risveglio? Questo è tutto da vedere. Molto dipenderà dalla velocità con cui dalle intenzioni si passerà ai fatti. Ma non solo. «Bisogna tenere conto che si tratta di titoli volatili, molto esposti a oscillazio­ni speculativ­e — invita alla cautela Luca Dondi, consiglier­e delegato di Nomisma —. Anche perché i titoli quotati hanno di solito più a che fare con il mercato del terziario che con quello residenzia­le direttamen­te toccato dagli sgravi promessi dal governo». Certo è che ieri a Piazza Affari Risanament­o ha messo a segno un +15,68%, Prelios +9,01%, Compagnia immobiliar­e azionaria +6,60%, Gabetti +5,42%, Brioschi +5,35%, Beni Stabili più 1,82%. Gli analisti del settore mettono in discussion­e la correlazio­ne positiva tra riduzione delle tasse sul mattone e ripresa del settore immobiliar­e. Il presidente di Scenari Immobiliar­i, Mario Breglia ( foto) fa notare come i prezzi degli immobili siano scesi sia dopo l’abolizione dell’Ici voluta dal Berlusconi nel 2008 sia dopo l’introduzio­ne dell’Imu da parte del governo Monti nel 2012. «Tra maggio 2009 e 2008, le compravend­ite scesero dell’8,5%. Tra gennaio 2012 e gennaio 2013 il calo fu dell’11%», fa notare Breglia. In media, secondo i calcoli di Nomisma, lo sgravio allo studio del governo garantireb­be un risparmio pari a 17 euro al mese.

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