Corriere della Sera

Graziella Baragetti

- Percudani@libero.it presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

La mia banca mi informa che il tasso annuo creditore sarà pari a 0,0100% per giacenze superiori a 3000 €; mentre il tasso debitore sarà del 19,500%. Non so come definire questa differenza abissale,ma qualcuno provvederà a eliminare questi abusi? generale della Regione Friuli Venezia Giulia. Anche nel 2014 l’utile si attesta intorno ai 16 milioni. Alla luce della requisitor­ia del Procurator­e regionale e della Relazione della Corte dei conti appare quindi azzardato sostenere che non esiste monitoragg­io sulla spesa sanitaria del Friuli Venezia Giulia.

Corretto sarebbe inoltre aggiungere che il Friuli Venezia Giulia paga integralme­nte la sanità con risorse proprie. E noi, in periodo di risorse scarse, abbiamo mantenuto i servizi ai cittadini senza aumentare le tasse ma facendo vera spending review. Nel recente libro di Carlo Cottarelli La lista della spesa, il Friuli Venezia Giulia è ricordato come «regione più virtuosa» rispetto al tasso di ospedalizz­azione globale, e quindi capace di generare contenimen­to delle spese sanitarie.

Amore di verità e senso di responsabi­lità nei confronti dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, e di tutto il Paese, mi obbligano a questo intervento. Considero l’autonomia uno strumento per governare meglio spendendo meno, e guardo con preoccupaz­ione al fenomeno della banalizzaz­ione e dell’omologazio­ne, che in Italia non ha mai portato bene.

Non è mia abitudine inventare numeri, né tantomeno fare di tutta l’erba un fascio. Quelle cifre sono in un documento ufficiale della Corte dei conti consultabi­le sul sito. Sempre lì c’è scritto che i conti sanitari delle regioni autonome sono esenti da monitoragg­io. Le osservazio­ni del presidente della regione vanno quindi rivolte agli uffici competenti di quella magistratu­ra e non a me. Detto questo la storia dimostra purtroppo che gli statuti speciali non sono stati sempre uno strumento per governare meglio spendendo meno, ma per governare peggio spendendo di più. E credo che oggi quella logica vada profondame­nte ripensata.

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