Corriere della Sera

«Ha ucciso per me, lo amerò lo stesso»

Le parole choc della ragazza dell’assassino di Ismaele: l’ha sgozzato e mi ha chiamata

- di Agostino Gramigna

«Aspetterò Igli per tutta la vita, lo amerò sempre», dice Ambera. Igli è il giovane albanese che ha sgozzato con un coltello uno studente diciassett­enne di Sant’Angelo in Vado colpevole, ai suoi occhi, di avere avuto una relazione amorosa proprio con Ambera, studentess­a macedone di 19 anni, la sua fidanzata. Sarebbe lei, che dagli italiani si fa chiamare Ambra, la donna contesa che ha scatenato la gelosia.

Qui nel paese si è scatenato il razzismo contro noi stranieri In questa storia sono state spezzate molte vite

PESARO «Sono stanca di dovermi nascondere. Se può, faccia saper al mio Igli che lo aspetterò tutta la vita è che lo amerò sempre». Ambera Saliji lo urla a tutta voce dal balcone di una palazzina a tre piani. Igli è il giovane albanese che domenica pomeriggio ha sgozzato con un coltello Ismaele, studente diciassett­enne di Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro. Colpevole ai suoi occhi di avere avuto una relazione amorosa proprio con Ambera, la sua fidanzata, studentess­a macedone di diciannove anni. Sarebbe stata lei la donna contesa a scatenare la gelosia che ha portato alla morte.

Ambra — come si fa chiamare dagli italiani — parla accanto a sua madre e alla sorellina. È una giovane minuta, porta gli occhiali, si agita. Ogni tanto zittisce le altre due.

Nella palazzina abitano per lo più famiglie macedoni, albanesi e marocchine. Sullo sfondo si vede la fabbrica dove lavora suo padre, operaio, nella zona industrial­e di Lunano. Ce l’ha con i telegiorna­li che a suo dire descrivono i fatti in modo fazioso e immaginari­o. «Io non sono una belva, non ho fatto niente di male. Invece sono tirata dentro pure io e passo per quella che ha scatenato la gelosia».

«Cosa provo per la vittima è per la sua famiglia? Cosa vuole che le risponda: condoglian­ze. Stop, altro non ho da dire dopo tutte le cose che ho sentito in questi giorni. Igli ha commesso un delitto. Mi ha telefonato subito per avvisarmi. Non riuscivo a crederci, non è una cosa da lui. Ecco quello che ho pensato» (ieri si sono svolti i funerali di Ismaele Lulli, Ambera non era presente).

Avrà pensato al dolore della mamma di Ismaele? «Ho sentito tanto di quel razzismo, da parte di tutto il paese. Ho letto di gente che diceva “a quelli ci pensiamo noi”, inteso come albanesi e stranieri. Hanno distrutto persino l’auto dei carabinier­i che portava Igli in prigione, volevano linciarlo».

Non è facile la conversazi­one dal basso verso l’alto, due piani sopra. Il sole è a picco. Igli, gridiamo, ha commesso un brutale delitto, ha sgozzato un giovanissi­mo, gli ha tolto la vita. Possibile che riesca a giustifica­rlo?

Ambera risponde sicura e fa un gesto con la mano. «Sì, l’ha sgozzato, e non lo giustifico, ma non voleva farlo. Mi rendo conto che non è facile capire. Mi si darà della pazza, insensibil­e, una che vuol comprender­e un assassino. Intanto lo amo, è il mio uomo. E poi lo conosco da quattro anni e mezzo, da quando ci siamo fidanzati. È un ragazzo dolce, so bene di che pasta è fatto, conosco il suo cuore. Non è violento».

Gridiamo ancora. Con più forza: ha sgozzato con due fendenti un ragazzo indifeso e legato. «Era solo accecato dalla gelosia. Certo che non doveva farlo» ribatte subito lei, senza incertezze.

Davanti al pm, due giorni fa, Igli ha confessato di aver legato alla croce Ismaele per inscenare un interrogat­orio. Pretendeva Sotto choc Quando me l’ha detto non potevo crederci, l’Igli che conosco non avrebbe mai fatto una cosa simile la sua confession­e dopo aver ricevuto quella della sua fidanzata sulla relazione tra i due. Ambera scuote la testa: «Non è vero. Non so perché abbia detto queste cose. Igli non mi ha mai minacciata, non è stato violento con me. A lui non ho confessato un bel nulla. Io lo amo, come sarei potuta andare con un altro?».

Ambera conosceva Ismaele. Si erano scambiati i numeri di telefono alla stazione dei bus. «L’avrò visto qualche volta. Io non ero affatto interessat­o a Ismaele. Era lui che ci provava. Non che mi telefonass­e o facesse chissà cosa, ma se m’incontrava per strada dimostrava il suo interesse, mettiamola così».

Ambera e Ismaele si sono visti anche ad Urbino. «Qualche volta si presentava lì. Se era spesso da quelle parti significa che a scuola non ci andava. Ma lasciamo stare. Ora è acqua passata, devo fare i conti con il mio futuro. La verità è che molte vite sono state spezzate».

In un sms inviato da Igli ad Ambera, nelle settimane scorse, c’era scritto in albanese: «L’ammazzo» (riferito a Ismaele). Accompagna­to da insulti verso di lei: «Falso. Non è vero che Igli ce l’avesse con me. Era geloso, questo sì. Io ho cercato di convincerl­o a lasciar perdere tutto, perché non aveva nessun motivo di dubitare della sua Ambera che lo ama e lo aspetterà».

Igli però non l’ha ascoltata. Ismaele ieri è stato seppellito nel cimitero di Sant’Angelo in Vado. Chiuso in una bara bianca.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy