Corriere della Sera

«Insensato aiutare la sinistra, ma qui non si fa più politica»

- Tommaso Labate

«Forza Italia è ferma, il centrodest­ra da tempo è assente ingiustifi­cato. Senza uno scatto d’orgoglio, la vedo molto male».

Il suo amico Verdini se n’è andato. L’aveva sentito negli ultimi giorni?

«Siamo amici, non lo nascondo. Quindi lo sento quasi tutti i giorni».

Avrà provato a convincerl­o a rimanere, giusto?

«A dire il vero era più lui a provare a convincerm­i a seguirlo fuori da Forza Italia». Con quali esiti? «Nessuno. Faccio politica da sempre, sto in Parlamento da 30 anni e vengo da una storia di destra. Andare a sostenere la sinistra, per me, non ha senso. Però ci sono delle cose che non vanno, in FI abbiamo smesso di fare politica. E senza quello scatto d’orgoglio…».

La cadenza livornese è quella di sempre. Il tono di voce, però, è triste assai. Altero Matteoli, ex Msi, ex An, poi Pdl e quindi FI, lancia il grido di dolore per quello che (non) succede all’interno di un partito che fatica a riconoscer­e. Che succede, senatore? «Succede che il campanello d’allarme delle ultime elezioni è suonato per il Pd e anche per noi. Siamo stati mesi solo a discutere dei possibili addii di Fitto e Verdini, di Verdini e di Fitto…».

Ora però se ne sono andati entrambi.

«Telenovela finita. Purtroppo, penso al caso di Verdini, non nel modo che mi auguravo».

Sta dicendo che Verdini non ha tutti i torti?

«Non li ha. In questo partito non si discute e non si fa politica. Settimane fa c’erano in tv nostri esponenti che gridavano “viva Tsipras” e altri che dicevano “andiamo con Renzi”. Ma le pare possibile?».

Quindi vede giusto Verdini...

«No, questo no. Uno con la mia storia non può avallare l’analisi di chi va con la sinistra».

Berlusconi qualche colpa ce l’avrà, no?

«Meno di altri. O, comunque, è giustifica­to. Si ricordi che è stato fermo un anno, a causa della condanna. La colpa è del partito. E ci metto dentro tutti, me compreso». Soluzioni? «Berlusconi dice che sta pensando a un movimento a cui affiancare Forza Italia, all’interno di una nuova coalizione? Bene, non so se è la strada giusta, quantomeno è un’idea. Io, per esempio, sono per ripristina­re Senatore di FI Altero Matteoli, ex ministro, 74 anni il dibattito interno, per convocare i congressi provincial­i e regionali di Forza Italia…».

Le diranno che è vecchia politica, lo sa?

«Vede, faccio il parlamenta­re da 30 anni, per una decina sono stato ministro. Adesso, è vero, non mi sento tanto a mio agio. Ma non ho mica più bisogno di far carriera. Vorrei evitare di chiudere con quest’atmosfera di…». Di tristezza? «Ecco, esatto, di tristezza». Non ce l’avrà anche lei col cerchio magico dei berlusconi­ani?

«Questi dibattiti sul cerchio magico sono una stupidaggi­ne colossale. Berlusconi ha diritto di circondars­i da chi crede, se crede».

Queste cose le avrà dette anche a Berlusconi. «Certo». E lui, che risponde? «Che ho ragione. Lui pensa a come costruire la nuova coalizione. Ma se non struttura il partito, è finita. Io con lui ci starò per sempre. Ma sotto Salvini no, non ci voglio finire».

Mai con Salvini «Io con Silvio ci starò per sempre, ma sotto Salvini no, non ci voglio finire»

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