«Ho detto la verità sullo scandalo alla Bbc E ho perso il lavoro»
Dopo 26 anni al servizio della Bbc e delle migliori trasmissioni d’inchiesta Meirion Jones si è trovato alla porta. Ha vinto il più prestigioso dei premi giornalistici per lo scoop sul caso Savile ma è stato costretto a lasciare la tv pubblica. Che cosa è accaduto? «Mi hanno fatto capire, diciamo così, che la mia presenza era ingombrante. Nei piani alti della Bbc non erano piaciute le rivelazioni su Jimmy Savile e mi hanno messo nella condizione di non potere più lavorare». La ragione? «Alla Bbc e nelle istituzioni britanniche ci sono persone molto potenti che non hanno interesse a sentire la verità sulla pedofilia e sugli abusi ai minori. È un network trasversale di coperture e complicità. I pedofili sono Lord o ex ministri che sono stati amici di Margaret Thatcher e lo sono del principe Carlo». Omertà in stile italiano? «Ma forse siamo noi inglesi che abbiamo fatto scuola. Non l’Italia o la Russia. Aldilà delle battute la realtà è che sulla vicenda della pedofilia c’è la congiura del silenzio».
Le rivelazioni sull’ex premier Edward Heath sembrano aprire una breccia.
«Non ne sarei così convinto. La rete è potente e ha diramazioni nei partiti, i conservatori, i laburisti, i liberaldemocratici. Nessuno ha voglia che si aprano armadi pieni di scheletri. Il Parlamento è pieno di gente che si culla nell’aristocratica idea, tutta inglese, secondo cui chi è al potere può disinteressarsi di ciò che pensa, fa o vuole il cittadino comune. Se il cittadino chiede la verità loro si sentono legittimati a nasconderla».
Ma perché è così diffusa la cultura omertosa anche nel Regno Unito?
«Semplice, perché a differenza che in altri Paesi, come Stati Uniti o Australia, coprire i reati non è reato. Occorre una legge che anche qui renda l’omertà punibile». Coinvolta pure la «Bbc»? «Il network dei pedofili ha protezioni ovunque».
E adesso, dopo 26 anni di giornalismo d’inchiesta per la televisione pubblica?
«Continuo, eccome, da freelance. Sto pure scrivendo un libro. Sul caso Savile e, appunto, sulla Bbc. Quello che so, provato e verificato, sarà messo nero su bianco».