Fondo salva Stati, l’ascesa degli italiani
Il fiorentino Pacciani «chief risk officer». Ex Credit Suisse e Rbs, ha partecipato alla Leopolda
È un momento di soddisfazioni e di riconoscimenti per gli italiani che lavorano al fondo salva Stati Esm. Ieri è stato nominato «Head of Risk», cioè capo dei rischi, Cosimo Pacciani, fiorentino, classe 1971. Un ruolo delicato, così come quello ricoperto da Nicola Giammarioli, il rappresentante dell’Esm che in questi giorni ad Atene ha negoziato il terzo piano di salvataggio della Grecia insieme a Delan Costello per la Commissione Ue, Rasmus Rueffer per la Bce e Delia Velculescu per il Fmi.
L’Esm, il Meccanismo europeo di stabilità, è il fondo finanziario con una potenza di fuoco di 705 miliardi (ma il capitale versato è pari a 80 miliardi), entrato in azione nel 2012, in sostituzione del fondo salva Stati Efsf, per prestare assistenza finanziaria, dietro alcune condizioni, ai Paesi dell’eurozona in difficoltà. Gli Stati che hanno adottato la moneta unica lo finanziano in base al peso del loro contributo alla Banca centrale europea. L’Italia per il 17,8%. I connazionali che lavorano all’Esm non sono tantissimi, su 142 componenti dei diversi staff, sono poco più delle dita di una mano.
Il settore rischi, ovviamente, è molto delicato e insieme fondamentale perché il fondo Esm opera sul mercato. Dunque il Risk management ha il compito di monitorare le attività di credito, gestire il portafoglio degli investimenti, tenere sotto controllo il rischio di mercato. «Un ruolo assolutamente cruciale per il compimento del mandato del Meccanismo», ha spiegato Klaus Regling, direttore dell’istituzione con sede a Lussemburgo, nel felicitarsi per la promozione.
Pacciani è entrato all’Esm un anno fa, nel maggio 2014, come Deputy head of risk, facendo il vice di Ralf Jansen, a cui è suben- trato ieri. Laurea in Economia a Firenze, master a Siena, ha mosso i primi passi al Monte dei Paschi. Dopo un’esperienza in Credit Suisse, ha lavorato dal 2003 al 2013 alla Royal Bank of Scotland sempre nel settore rischio, l’istituto di credito salvato nel 2008 durante la crisi finanziaria dal Tesoro britannico. Amante del Britpop anni ‘80, è un uomo della finanza sui generis, molto attivo sui social e con un blog, fino a un anno fa, sul sito de «Linkiesta». È amico di Matteo Renzi dai tempi del liceo Dante, quando Pacciani era capo del consiglio di istituto e il premier era al primo anno. Pacciani ha partecipato a diverse Leopolde e nel 2012, in occasione delle primarie del Pd contro Pier Luigi Bersani, ha organizzato un comitato Renzi a Londra, dove vive ormai da anni.
Il negoziatore Nicola Giammarioli è nella delegazione che ha trattato con i greci