Corriere della Sera

Grilli di Cortona, libertà senza utopie

- Di Federigo Argentieri

Gli esseri umani sono diversi dagli animali, ma sono pur sempre animali. Per spiegare questa doppia «natura» il biologo e naturalist­a premio Pulitzer Jared Diamond ha scritto libri importanti, tra questi che, uscito nel 1994, è diventato un classico tanto da essere ora proposto in una versione per ragazzi,

La scomparsa di Pietro Grilli di Cortona ( nella foto), avvenuta a Roma un mese fa, è stata un evento del tutto inatteso e traumatico per chi, come il sottoscrit­to, non era al corrente della malattia che lo aveva colpito da qualche tempo: e anche molto doloroso, perché eravamo amici da 25 anni. Nato a Firenze nel 1954, professore a Roma Tre e presidente della Società italiana di Scienza politica, Pietro si era laureato presso la facoltà Cesare Alfieri di via Laura, in una materia che ancora negli anni Settanta aveva un nome inquietant­e, «Dottrina dello Stato», di chiara ascendenza hegelian-gentiliana: solo poco dopo sarebbe stata trasformat­a in Scienza della politica, a dimostrazi­one della longevità incredibil­e di una precisa quanto obsoleta impostazio­ne accademica, che negava qualunque validità alla ricerca empirica e ai metodi quantitati­vi. Allievo di Domenico Fisichella, aveva scritto una tesi su un argomento riguardant­e il potere in Urss e nel 1983 aveva vinto un posto da ricercator­e alla «Sapienza» di Roma, facoltà da cui provengo io: se a questo aggiungiam­o che anni dopo fui invitato ad insegnare presso l’Alfieri di Firenze, si potrebbe quasi (sottolineo il «quasi») dire che ci eravamo scambiati i posti. Il suo primo libro, Le crisi politiche nei regimi comunisti (Franco Angeli), uscì proprio nel 1989 e resta ancora oggi un testo utilissimo per comprender­e quegli eventi. Le nostre discussion­i finivano sempre allo stesso punto: il liberalism­o è l’ultimo stadio dell’evoluzione politica, oltre il quale esistono solo buie tirannie, oppure è lecito e razionale ritenere che ve ne possa essere uno ulteriore, che coniughi libertà civili e uguaglianz­a sociale? A sostegno di quest’ultima tesi portavo proprio gli esempi da lui illustrati, particolar­mente l’Ungheria del 1956 e la Cecoslovac­chia del 1968, in cui a fianco della ripulsa del totalitari­smo si erano dispiegati anche progetti politici reali di socialismo democratic­o. Erano sempre discussion­i rispettose e amichevoli, interrotte da aneddoti e scherzi: oltre ad essere un accademico di prim’ordine, Grilli era infatti anche una persona affabile ed ironica, garbata e gentile, totalmente aliena dagli sgomitamen­ti ancora troppo frequenti nelle università d’Italia.

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