Corriere della Sera

Ubs più forte in Carige Corsa alle banche in Borsa

- Daniela Polizzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La svizzera Ubs scommette ancora su Banca Carige e arrotonda la partecipaz­ione sopra al 5% dal precedente 4,4% del gruppo bancario ligure. È quanto è emerso ieri dalle indicazion­i Consob sulle quote rilevanti in una giornata che ha visto il titolo dell’istituto guidato dall’amministra­tore delegato Piero Luigi Montani prendere il volo a Piazza Affari e salire del 3,59%. Un’impennata ancora più forte se letta sullo sfondo di una giornata di ribassi. Al listino hanno brillato le popolari, di fatto le uniche tra le banche ( eccetto appunto Carige) a chiudere con segno positivo.

Merito del tanto atteso risiko innescato dalla riforma voluta dal premier Matteo Renzi e dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan (e spinta dalla vigilanza della Bce) che prevede la trasformaz­ione delle popolari in spa. E proprio per posizionar­si in vista delle aggregazio­ni, Ubs ha investito attraverso società di asset management tra Svizzera, Germania, Inghilterr­a e Australia, rafforzand­o le posizioni. L’obiettivo è da ricercare nella necessità dei gestori di fondi di individuar­e rendimenti più robusti. Sta di fatto che da ieri Ubs è il terzo azionista di Carige dopo la famiglia Malacalza e Gabriele Volpi.

Lo shopping svizzero è avvenuto il 10 agosto. E forse non per caso, visto che a fine luglio il board di Carige ha dato mandato al presidente, Cesare Castelbarc­o, e a Montani di avviare la ricerca di un advisor che supporti la banca nello studio del nuovo contesto competitiv­o del sistema bancario. Come dire che l’istituto, appena uscito da un aumento di capitale da 850 milioni, intende giocare un ruolo di pivot nelle aggregazio­ni. Tra queste, la più gettonata è quella con la Popolare di Milano. Un’ipotesi vista di buon occhio soprattutt­o dai Malacalza che di Carige sono i primi azionisti.

Ma il fermento ha coinvolto tutto il settore bancario, con investimen­ti o prese di beneficio. Mediolanum è stata protagonis­ta dell’acquisto a metà agosto fino al 2,06% del capitale da parte di Rowe Price, fondo Usa con 770 miliardi di dollari di masse gestite. Movimenti in queste settimane estive anche per Unicredit. Al centro, Norges Bank che nel giro di tre giorni a metà mese è salita al 2,1% per poi scendere all’1,7%. Insomma, un periodo intenso di operazioni dal carattere speculativ­o che ha visto anche Standard Life debuttare nel capitale di Mediobanca con l’acquisto del 2,38%.

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Piero Luigi Montani, 61 anni, è amministra­tore delegato di Banca Carige dal novembre 2013

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