Ubs più forte in Carige Corsa alle banche in Borsa
La svizzera Ubs scommette ancora su Banca Carige e arrotonda la partecipazione sopra al 5% dal precedente 4,4% del gruppo bancario ligure. È quanto è emerso ieri dalle indicazioni Consob sulle quote rilevanti in una giornata che ha visto il titolo dell’istituto guidato dall’amministratore delegato Piero Luigi Montani prendere il volo a Piazza Affari e salire del 3,59%. Un’impennata ancora più forte se letta sullo sfondo di una giornata di ribassi. Al listino hanno brillato le popolari, di fatto le uniche tra le banche ( eccetto appunto Carige) a chiudere con segno positivo.
Merito del tanto atteso risiko innescato dalla riforma voluta dal premier Matteo Renzi e dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan (e spinta dalla vigilanza della Bce) che prevede la trasformazione delle popolari in spa. E proprio per posizionarsi in vista delle aggregazioni, Ubs ha investito attraverso società di asset management tra Svizzera, Germania, Inghilterra e Australia, rafforzando le posizioni. L’obiettivo è da ricercare nella necessità dei gestori di fondi di individuare rendimenti più robusti. Sta di fatto che da ieri Ubs è il terzo azionista di Carige dopo la famiglia Malacalza e Gabriele Volpi.
Lo shopping svizzero è avvenuto il 10 agosto. E forse non per caso, visto che a fine luglio il board di Carige ha dato mandato al presidente, Cesare Castelbarco, e a Montani di avviare la ricerca di un advisor che supporti la banca nello studio del nuovo contesto competitivo del sistema bancario. Come dire che l’istituto, appena uscito da un aumento di capitale da 850 milioni, intende giocare un ruolo di pivot nelle aggregazioni. Tra queste, la più gettonata è quella con la Popolare di Milano. Un’ipotesi vista di buon occhio soprattutto dai Malacalza che di Carige sono i primi azionisti.
Ma il fermento ha coinvolto tutto il settore bancario, con investimenti o prese di beneficio. Mediolanum è stata protagonista dell’acquisto a metà agosto fino al 2,06% del capitale da parte di Rowe Price, fondo Usa con 770 miliardi di dollari di masse gestite. Movimenti in queste settimane estive anche per Unicredit. Al centro, Norges Bank che nel giro di tre giorni a metà mese è salita al 2,1% per poi scendere all’1,7%. Insomma, un periodo intenso di operazioni dal carattere speculativo che ha visto anche Standard Life debuttare nel capitale di Mediobanca con l’acquisto del 2,38%.