Il sindaco: io negli Usa per non fare le ferie scortato
«Fanno tutti presto a dire che dovevo andare in vacanza sul litorale romano. Ma ormai vivo sotto scorta, lo sanno?». Dopo giorni di polemiche, accuse, battute, vignette satiriche, anche ad Ignazio Marino — che ha fatto dell’arte di incassare un modo di essere — sono un po’ saltati i nervi. E, parlando con gli stretti collaboratori, si è sfogato: «Mi immaginate cosa sarebbe stato? I sopralluoghi delle forze dell’ordine, le bonifiche del territorio, la mia famiglia costretta ad andare al mare scortata. Per loro sarebbe stato un incubo...». Per questo avrebbe deciso di staccare la spina e volare oltreoceano: lì almeno è riuscito ad ottenere di non essere seguito dai tre carabinieri che, armati di mitra, lo accompagnano tutto il giorno, tutti i giorni, quando è nella Capitale oppure in Italia. In questi giorni americani, Marino ha ricordato con i suoi: «Solo per andare a parlare alla Festa dell’Unità, ci sono voluti due giorni di interventi preventivi...». Tornerà? Certo che tornerà. Probabilmente il 2 settembre, comunque — fanno sapere i suoi fedelissimi — «presiederà la giunta del 3 settembre e il 4 sarà a Palazzo Chigi per il vertice sul Giubileo». La sera del 3, Matteo Orfini lo aspetta alla manifestazione «per la legalità e contro le mafie» di piazza Don Bosco (ci sarà anche Alfio Marchini), al quartiere Tuscolano, stesso luogo del funerale-show di Vittorio Casamonica. Prima del rientro, Marino vedrà il «collega» newyorkese Bill de Blasio (forse a casa sua) dopo aver incontrato quello di Philadelphia Michael Nutter. Tema: l’imminente visita di Papa Francesco in Pennsylvania.