Vietato sbagliare
Debutto a San Siro Dopo la falsa partenza il Milan con l’Empoli deve vincere Balotelli partirà dalla panchina, ma è pronto e può già giocare qualche minuto
Seconda giornata di campionato, e già non si può sbagliare. Venticinque anni, e già si è sbagliato troppo. Possiamo pensare che sia assolutamente prematuro, oppure ritenere che il tempo sia abbondantemente scaduto, ma per il Milan e Mario Balotelli è arrivata l’età della consapevolezza e delle responsabilità. Dal tempo delle mele (marce) a quello della maturità.
Dopo la sconfitta a Firenze la squadra, alla prima in casa, questa sera contro l’Empoli (battuto in casa dal Chievo) deve vincere per forza. E, come dice Sinisa Mihajlovic con uno sguardo già un po’ corrucciato, «quando le cose sono “per forza” non sono mai facili. Comunque dobbiamo fare una grande gara, vincere e convincere». Non che la caduta al Franchi di per sé sia una tragedia (a occhio capiterà ad altri), ma quest’anno il presidente Silvio Berlusconi ha speso tanto (86 milioni) e la soglia di tolleranza rischia di abbassarsi. «Era deluso, ma ci parliamo e siamo tutti sereni», assicura Sinisa. Dopo la sosta, però, sarà già tempo di derby: l’Inter domani affronta il Carpi e allo scontro diretto i rossoneri non possono arrivare troppo distaccati.
Mihajlovic ama le certezze («Non è una sconfitta a farci cambiare idee e a Firenze non è stato tutto nero. Noi sappiamo che siamo forti e bravi, ma sappiamo anche che dobbiamo migliorare»), però qualche cambio lo medita, soprattutto nel reparto (il centrocampo) che più aveva criticato: la differenza principale è che Suso farà il trequartista al posto di Honda ed è stata coltivata la tentazione Nocerino (che sembrava sul punto di partire, mentre ora è José Mauri che potrebbe essere prestato) al posto di Bonaventura. Il che sarebbe abbastanza clamoroso, anche perché il capitano Montolivo pare destinato ancora
Mihajlovic/1 Dobbiamo vincere e convincere per forza e le cose per forza non sono mai facili da ottenere Mihajlovic/2 Mario sa che se fallisce qui per lui è finita. E sarebbe un peccato per un ragazzo di 25 anni
alla panchina: «Ma io lo accetto, non è che siccome sono capitano ho il posto assicurato» dichiara Riccardo.
Le certezze, poi, durante il mercato vacillano(vedi l’altalena di Mexès). La squadra è stata trasformata e un pochino è cambiato anche il clima: Mario Balotelli divide i tifosi, Kucka non è il centrocampista che fa sognare le folle. «Ma è un giocatore di qualità e quantità e a 3 milioni è un ottimo acquisto», afferma Sinisa che continua però a pensare anche a Soriano. Dalla Curva ci si attende la solita contestazione alla società, mentre solo indifferenza per Balo. A proposito: dopo aver approvato il suo arrivo e avergli suggerito il modo di presentarsi, Mihajlovic ha deciso che le parole spese sono già state troppe. È tempo di campo, che per qualche minuto Balo potrebbe assaggiare già stasera (la condizione fisica c’è). «Ha fatto delle promesse, sono convinto che le manterrà — si espone Sinisa —. È un impegno morale. Sa che se sbagliasse qua sarebbe finita. E sarebbe un peccato, perché è un ragazzo di 25 anni con un potenziale importante mai espresso al massimo per la vita che ha condotto». Oltre, vietato approfondire: «Non c’è altro da aggiungere: è inutile dire cosa ha mangiato, come si veste. Quando sarà pronto giocherà, se si comporterà bene giocherà, altrimenti sa cosa lo aspetta». In realtà conta anche come si veste, dato che il Milan ha inserito pure l’abbigliamento nel codice da seguire: per ora è stata apprezzata una maggior sobrietà.