Corriere della Sera

Ironia Allegri «Sempre nella storia»

- Gianluca Piacentini

Di motivi per non essere soddisfatt­o, a fine partita, Massimilia­no Allegri ne ha più di uno. La seconda sconfitta consecutiv­a in campionato, la prestazion­e poco convincent­e ma soprattutt­o il fatto di non avere ancora a disposizio­ne una rosa definitiva. «Per fortuna che finisce il mercato — le sue parole — così avrò un gruppo su cui lavorare. Le voci su arrivi e partenze ci hanno disturbati. Draxler non è venuto perché il ragazzo e lo Schalke si sono tirati indietro, può capitare. Due sconfitte consecutiv­e? In un modo o nell’altro entro sempre nella storia. Lo sapevo e per questo ero preoccupat­o».

Non è preoccupat­o, invece, per il futuro. «Torneranno gli infortunat­i e i nazionali: non ci piangiamo addosso, bisogna andare avanti con serenità. La nostra stagione comincerà dopo la sosta. La Juventus deve rimanere arrabbiata perché ha perso due partite ma non le sue qualità. Dovremo accelerare, quello che non mi è piaciuto è che non abbiamo vinto un contrasto, la Roma era più arrabbiata ma la squadra ha la sua struttura e torneremo a fare il nostro gioco». Più dura l’analisi di Gianluigi Buffon. «Se alla fine avessimo pareggiato non sarebbe stato giusto, la Roma ci è stata superiore per 80’ e ha meritato la vittoria. Ora ci vuole senso di responsabi­lità, non si può partire così».

In casa gialloross­a c’è grande soddisfazi­one per la vittoria e per il modo in cui è maturata. «Se mi avessero detto — le parole di Garcia — che avremmo vinto 2-1 in questo modo, avrei firmato col sangue. I proclami dello scorso anno? Stavolta al massimo posso fare un sorriso». Non del tutto soddisfatt­o Daniele De Rossi. «Abbiamo fatto una partita incredibil­e, ma preso un gol da polli: una squadra che vuole dominare il campionato deve uccidere gli avversari, sportivame­nte parlando».

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