Corriere della Sera

La sincerità di Sinisa dopo la partita vince sempre

- A. rav.

Magari gli capiterà di sbagliare prima (Nocerino e Suso titolari molto deludenti e subitament­e reinseriti nella lista dei partenti dalla società, Bonaventur­a inizialmen­te fuori) ma di sicuro dopo la partita Sinisa Mihajlovic è un fuoriclass­e. Ricordate il «non si può pretendere di dominare l’Empoli» (o il Chievo) più volte riproposto da Pippo Inzaghi alla fine di prestazion­i inguardabi­li? Ecco, se sul campo il Milan continua ad assomiglia­re pericolosa­mente a quello dello scorso anno, almeno in conferenza stampa l’andazzo è cambiato. Se la prestazion­e è inguardabi­le, Mihajlovic lo dice. «Abbiamo perso la partita a centrocamp­o, i due interni non hanno lavorato bene», il commento a Firenze. «L’unica cosa da salvare è il risultato. La partita l’hanno vinta i due attaccanti, l’anno scorso una gara così l’avremmo persa, perché loro due non c’erano. Per il resto buio totale», l’analisi implacabil­e dopo i tre punti conquistat­i a fatica con l’Empoli. Fino alla battuta più spassosa. «Se i giocatori hanno le caratteris­tiche per fare quello che gli chiedo? Mica devono camminare sull’acqua, io chiedo cose normali». Sincero, lucido, abrasivo, in dribbling agli alibi e alle banalità che fanno da ritornello a ogni weekend, Sinisa continua a essere l’«antiluogoc­omunista» del nostro campionato. Il che basta a renderlo un personaggi­o notevole. Altrettant­a ruvidezza, però, dovrà aspettarsi di riceverla se il Milan non migliorerà in fretta: nessuno, a partire dal presidente, farà sconti neanche a lui.

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