Corriere della Sera

Il vecchio predatore Il talento proletario e Dovi lo sgobbone

- Giorgio Terruzzi

Oltre alla gioia loro, all’orgoglio nostro, il podio tutto italiano di Silverston­e ha offerto tre declinazio­ni di umiltà rarissime a vedersi nei pressi dell’eccellenza agonistica. Umiltà esposta secondo storie e ruoli diversi. Quella che è servita a Valentino per produrre un altro straniamen­to dove non aveva mai vinto, dove era dato perdente, destinato a una rincorsa difficile se non disperata.

Macché. Rossi sa cogliere ogni attimo, è diventato un vecchio predatore, capace di colpire senza sprecare colpi, mettendosi mentalment­e in discussion­e nel cuore di una crisi apparente. Gli serviva un filo d’acqua per navigare di nuovo davanti, ha offerto un saggio di razionalit­à e talento. Scopo: fare paura, di nuovo, ai suoi grandi avversari, a cominciare da Lorenzo, segnalando la consistenz­a di risorse tanto sottovalut­ate quanto illimitate.

L’umiltà di «Danilino» Petrucci ha una radice più proletaria ed è in moto da un pezzo, abbinata ad una bontà d’animo sconcertan­te e ad un senso dell’umorismo raffinato. Le pieghe — del carattere s’intende — sono dovute al suo babbo «Danilone», il primo sponsor, sprovvisto di denari, provvisto di passione. Lavora anche lui nel Motomondia­le ma gira al largo, sta in disparte, pur di non somigliare mai e poi mai ad altri papà, incombenti e portatori di disturbi indelebili. Simile, in questo, al babbo di Rossi, Graziano. Petrucci è abituato a faticare, sin da quando, a Terni, ragazzino, rubava pneumatici esausti al gommista vicino casa. Ha 24 anni, il suo debutto sul podio è una festa per chi crede alle favole, al potere della volontà. Ciò che ti permette di ridere dentro il casco mentre corri dietro a Valentino, con la bandiera a scacchi che sventola, come un premio guadagnato e finalmente consegnato.

Dovizioso era fuori dalle grazie, dopo prove pessime. Ha raddrizzat­o il morale sudando in quell’umido così British. È un lavoratore, il Dovi, uno che sgobba da anni per scovare qualche pepita. Non molte, dati gli sforzi, dato il talento. Questa, estratta dall’asfalto inglese, premia la Ducati, una famiglia che ha deciso, umilmente, appunto, di mettersi in discussion­e dopo troppe frustrazio­ni. Il lavoro non è finito affatto. La Ducati di Petrucci, 2°, è quella dello scorso anno. Come dire che non basta, ma guarda un po’, persino al tramonto di un giorno così bagnato, così solare.

Il tweet di Renzi: «A Silverston­e è trionfo Italia. Orgoglio per il podio. E i nostri omaggi al Dottore @ValeYellow­46. Valentino Rossi sempliceme­nte strepitoso!».

 ??  ?? Al completo Il podio tutto tricolore a Silverston­e con Valentino Rossi, 36 anni, sul gradino più alto, seguito da Danilo Petrucci, 24 anni, al secondo posto e infine da Andrea Dovizioso, 29. (Epa)
Al completo Il podio tutto tricolore a Silverston­e con Valentino Rossi, 36 anni, sul gradino più alto, seguito da Danilo Petrucci, 24 anni, al secondo posto e infine da Andrea Dovizioso, 29. (Epa)

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