Corriere della Sera

Un girone «eliminator­io» La svolta di Grillo per selezionar­e i candidati

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La fase 3.0 del Movimento si avvicina a grandi passi. Dopo l’epoca dei meet-up e il successivo tuffo in politica (con lo sbarco in Parlamento), ora è il momento della strutturaz­ione. Vertici, base e parlamenta­ri sembrano concordare. Beppe Grillo, rivolgendo­si agli attivisti di Brescia, oltre alla frase di autocritic­a sugli errori commessi nel 2013 («abbiamo imbarcato chiunque») ha usato parole proiettate verso il futuro. Ha parlato di visione e di organizzaz­ione. Concetti su cui i Cinque Stelle stanno riflettend­o per affilare le armi. Il Movimento si prepara a una scossa, a «un abito nuovo» — come lo bolla qualche esponente — che coinvolger­à tutti, dai leader alla base. Alcuni tasselli sono già noti — Grillo stesso ha annunciato anche una piccola rivoluzion­e in vista per i meet up («Cercheremo di organizzar­li meglio») —, altri invece sono un laboratori­o di idee. In primis la selezione delle candidatur­e in vista di eventuali Politiche. I pentastell­ati, si sa, invocano a gran voce il ritorno alle urne, ma di sicuro è tramontato il modello delle prime Parlamenta­rie, quelle con video di presentazi­one e voto con multiprefe­renza, di due anni fa.

Anzitutto, è possibile che venga valutato online dalla base l’operato di chi è ora alla Camera o al Senato, una sorta di modello recall di fine mandato, un modo anche per evitare un mandato-bis per chi — secondo la Rete — non sia stato all’altezza del compito. Altro punto, sono al vaglio nuovi sistemi per scegliere i futuri parlamenta­ri. «Ci saranno paletti più stringenti, regole di partecipaz­ione più definite», dice un parlamenta­re.

I rumors indicano diversi round — una specie di girone «eliminator­io» — per scremare l’elenco degli aspiranti onorevoli. Si preannunci­a anche una maggiore attenzione alle esperienze profession­ali. Alle amministra­tive 2016 sono previsti dei test, come quello di Bologna, dove ci sarà un «listino dei competenti», una lista bloccata votata dalla base. «Adesso vedo che entrano profession­isti, persone che possono dare un certo apporto», ha sottolinea­to Grillo a Brescia. L’obiettivo è creare un gruppo, per la prossima legislatur­a, che abbia «il vero dna dei Cinque Stelle», che sia coeso e rodato già dagli inizi. D’altronde la diaspora degli espulsi e dei dimissiona­ri dà l’idea di quanto

I fuoriuscit­i del M5S tra Camera e Senato

L’Altra Europa con Tsipras Alternativ­a libera

Movimento X fossero divergenti all’interno del palazzo le visioni politiche dei primi parlamenta­ri del M5S. I fuoriuscit­i — ad eccezione dei deputati di Alternativ­a Libera — ora sono dispersi lungo (quasi) tutto l’arco costituzio­nale. Solo per citare qualche

Idv esempio, ex Cinque Stelle si trovano nei gruppi di Sel, del Pd, dell’Idv, ma anche di Area popolare, Scelta civica e Gal.

Comunque, la rivoluzion­e struttural­e del Movimento non toccherà solo gli eletti, ma anche la base. Ad inizio agosto, i membri del direttorio Alessandro Di Battista e Roberto Fico hanno postato sul blog una lettera aperta agli attivisti ricordando loro i principi fondativi e sottolinea­ndo l’estraneità alla politica dei militanti. «Si tratta solo di una prima fase», spiega un esponente pentastell­ato: «Il senso è cercare di tornare a un attivismo sano, che faccia crescere le persone cercando di condivider­e linee e battaglie». Per il momento non sono previste sovrastrut­ture, nemmeno delegati territoria­li, ma al futuro dei meet up è dedicato ampio spazio all’interno della kermesse dei Cinque Stelle a Imola a metà ottobre.

Intanto, per la prima volta — nelle ultime due edizioni aveva partecipat­o Gianrobert­o Casaleggio — un parlamenta­re del Movimento parteciper­à al Forum Ambrosetti in programma nel weekend a Cernobbio: si tratta della senatrice Barbara Lezzi. L’esordio La prima seduta dei Cinque Stelle in Parlamento: alcuni deputati del M5S (tra cui Luigi Di Maio, Carlo Sibilia e Alessandro Di Battista) salutano i parenti e gli amici in tribuna, durante le operazioni di voto nella prima seduta della XVII legislatur­a, nell’aula della Camera dei Deputati a Montecitor­io. È il 15 marzo 2013 e il Movimento ha eletto 163 parlamenta­ri

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