Corriere della Sera

Effetto entrate, meno deficit Migliorano i conti pubblici

Segnali positivi sui consumi, l’inflazione risale dello 0,2 per cento La cautela di Confcommer­cio: la spesa delle famiglie resta bassa

- Mario Sensini

Al ministero dell’Economia continuano a vedere il bicchiere mezzo pieno. I dati di ieri dell’Istat sull’economia, con l’inflazione un po’ più sostenuta e le vendite al dettaglio sotto le attese, restano contrastan­ti, ma il ministro Pier Carlo Padoan continua a nutrire un moderato ottimismo. Probabilme­nte anche grazie all’andamento dei conti pubblici, tenuti sotto costante monitoragg­io, come dimostra la circolare di ieri della Ragioneria, che ribadisce l’obbligo degli acquisti centralizz­ati per la pubblica amministra­zione. Oggi arriverann­o i dati sul fabbisogno del mese di agosto e dalle prime indicazion­i si confermano numeri positivi, anche per il buon andamento delle entrate.

Quelli che vengono dall’economia reale sono ancora un po’ fragili. A fronte di una crescita dei prezzi al consumo, saliti a luglio dello 0,2% sia rispetto al mese precedente che ad un anno prima, l’Istat ha registrato a giugno una flessione delle vendite al dettaglio dello 0,3% rispetto a maggio, anche se su base annua il commercio al dettaglio cresce dell’1,7% in valore e dell’1,1% in quantità.

Il dato più aggiornato sull’andamento delle vendite, elaborato da Centromarc­a, è migliore. «La tendenza positiva delle vendite per i prodotti di largo consumo si sta rafforzand­o» dice il vice direttore generale Roberto Bucaneve. «Nei primi sette mesi di quest’anno registriam­o una crescita delle vendite pari al 2,2% in volume e al 2,5% in valore, rispetto ai primi sette mesi dell’anno scorso. È un dato è in accelerazi­one da mesi, e lo registriam­o mentre la pressione promoziona­le si riduce. Segno che tra i consumator­i non c’è più tanta preoccupaz­ione sull’andamento dei prezzi, e questo può influenzar­e positivame­nte i consumi».

«Pur essendo ripartito un importante ciclo di acquisto di beni durevoli, fortemente penalizzat­i in passato, la propension­e alla spesa stenta ad estendersi ai settori del consumo quotidiano, sebbene siano presenti segnali positivi nell’ambito dell’alimentare che lasciando prevedere una seconda parte dell’anno migliore della prima» sottolinea l’Ufficio studi della Confcommer­cio.

A luglio l’aumento dei prezzi sembra determinat­o da fattori più altro stagionali, anche se l’inflazione già acquisita per il 2015 sale allo 0,2%. Le vendite al dettaglio di giugno calcolate dall’Istat diminuisco­no rispetto al mese precedente, ma registrano la variazione tendenzial­e più alta (1,7%) a partire dal mese di aprile del 2014. Nel secondo trimestre di quest’anno, inoltre, l’Istat ha registrato un incremento del fatturato nel settore dei servizi dell’1,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, mentre rispetto al secondo trimestre 2014 la crescita è del 2,9%: più 3,8% nel commercio all’ingrosso, commercio e riparazion­e di auto e moto, 2,9% per servizi di alloggio e ristorazio­ne.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy