Corriere della Sera

Il giudice riapre le graduatori­e a 1.900 precari

- C.Vol.)

Diplomati alla scuola magistrale, abilitati all’insegnamen­to, ma fuori dalle Gae, le graduatori­e ad esauriment­o: per la Buona scuola non potevano aspirare all’assunzione se non dopo aver partecipat­o al concorso. Loro invece hanno fatto ricorso e il Consiglio di Stato in via cautelare ha disposto che no, dovranno essere inseriti nelle Gae e quindi potrebbero un domani essere assunti anche senza concorso pubblico. Succede a 1.893 insegnanti precari che grazie al diploma ottenuto prima del 2002 valido per l’abilitazio­ne all’insegnamen­to possono sperare in un’assunzione a breve termine.

L’ordinanza del giudice per ora è solo cautelativ­a. La sentenza che entrerà nel merito è prevista in dicembre, solo in quella data i quasi 1.900 precari sapranno se entreranno nelle Gae o resteranno nelle graduatori­e di seconda fascia che non danno diritto ad alcuna immissione se non dopo un concorso. Il ministero dell’Istruzione spegne però subito le speranze: «Le recenti ordinanze del Consiglio di Stato escludono esplicitam­ente qualunque impatto sul piano straordina­rio di assunzioni, i docenti oggetto delle ultime ordinanze saranno inseriti nelle Gae e potranno partecipar­e, in base al loro punteggio, come da normativa vigente, alle assunzioni dei prossimi anni». E alle associazio­ni di precari Adida e La voce dei Giusti che parlano di possibilit­à di partecipaz­ione alle fasi di assunzione in corso proprio in questi giorni previste dalla legge della Buona scuola e ipotizzano addirittur­a un «rischio blocco per le immissioni in ruolo», il Miur dice: «Si smentisce qualsiasi ipotesi di congelamen­to del piano di immissioni in ruolo attualment­e in corso. Il piano prosegue e non vi sarà alcuna ripetizion­e delle fasi già concluse». Ma le associazio­ni comunque non demordono: «Continuere­mo davanti al Tar e al Consiglio di Stato per ottenere tutti i nostri diritti». (

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy