Corriere della Sera

La Porsche si schianta a tutta velocità Morto il costruttor­e Claudio Salini

L’incidente in tarda serata in una via di Roma. «Stava provando la nuova auto»

- Rinaldo Frignani

Fra i suoi progetti più recenti e innovativi — ora in esecuzione — c’era la costruzion­e di un complesso di uffici e parcheggi sopra i binari della stazione Termini. Una commessa per Grandi Stazioni in vista della ristruttur­azione dello scalo ferroviari­o più grande d’Europa. Una sfida ma anche una soddisfazi­one per l’ingegner Claudio Salini, fondatore dieci anni fa dell’omonimo gruppo imprendito­riale specializz­ato in infrastrut­ture, proprio come il colosso di famiglia, SaliniImpr­egilo. Quarantase­i anni, romano, sposato, padre di due bambine, Salini era uno dei giovani imprendito­ri di maggior successo del Paese.

Domenica sera l’ingegnere, ad dell’Ics Grandi Lavori spa, si è schiantato con la sua Porsche 911 appena immatricol­ata contro un pino su viale Cristoforo Colombo. Uno schianto terrifican­te. Liberato dai pompieri dai rottami dell’auto, il costruttor­e è stato trasportat­o in ambulanza all’ospedale Sant’Eugenio, dove è morto poco dopo l’arrivo al Pronto soccorso. La polizia municipale non esclude che la causa dell’incidente possa essere collegata all’alta velocità del veicolo ma sono in corso indagini per ricostruir­e cosa sia accaduto prima dell’impatto della Porsche contro l’albero.

Da poche ore l’imprendito­re era tornato a Roma con la famiglia dopo una vacanza a Porto Rotondo, in Sardegna. Secondo alcune testimonia­nze aveva deciso di uscire dalla sua abitazione nella zona delle Terme di Caracalla proprio per fare un giro con la nuova auto. «Era prudente, non correva», assicura chi lo conosceva bene.

Sotto accusa è finito un avvallamen­to dell’asfalto sulla Colombo, in direzione Eur, non lontano dalla sede della Regione Lazio. Sarebbe già responsabi­le di altri incidenti e potrebbe aver fatto perdere a Salini il controllo della Porsche. Ma gli accertamen­ti sono solo all’inizio. Da tempo l’arteria, che arriva fino a Ostia ed è da sempre in cima alla classifica delle strade più pericolose della Capitale, è oggetto di polemiche sulla sicurezza. E oltretutto quello di domenica è il quarto incidente mortale a Roma negli ultimi quattro giorni.

Il pm che si occupa del caso è in attesa della relazione dei vigili urbani. Anche i carabinier­i attendono sviluppi: alla fine del 2014 infatti i militari dell’Arma hanno arrestato tre imprendito­ri casertani, legati alla camorra, che progettava­no di rapire proprio Salini secondo loro in debito con loro per quasi 2 milioni di euro. Per il momento, però, si escludono piste diverse da quella dell’incidente. Sconvolti, oltre ai familiari e agli amici, anche i 500 dipendenti dell’Ics per «l’improvvisa perdita di un uomo straordina­rio e di un profession­ista molto amato e stimato, che in oltre 10 anni di attività è stato protagonis­ta della nascita, crescita e dello sviluppo di tutto il Gruppo».

Alla famiglia sono giunti anche i messaggi di cordoglio del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e del presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo: il Gruppo Claudio Salini è infatti protagonis­ta di commesse importanti a Milano e in provincia, come il collegamen­to con sottopasso sull’asse viario ZaraExpo, la tratta ferroviari­a Arcisate-Stabio e le infrastrut­ture sulla MM2 nel tratto Famagosta-Assago.

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I rottami L’auto è quasi completame­nte entrata nell’albero. La parte anteriore non c’è più
 ??  ?? Aveva la passione per le automobili ed è uscito con la sua Porsche. Lo schianto poco dopo le 23 sulla Cristoforo Colombo, dentro Roma. Era cugino dell’ad di SaliniImpr­egilo, Pietro Salini
Aveva la passione per le automobili ed è uscito con la sua Porsche. Lo schianto poco dopo le 23 sulla Cristoforo Colombo, dentro Roma. Era cugino dell’ad di SaliniImpr­egilo, Pietro Salini

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