Jazz, etnica e gialli d’autore Il centro si veste di spettacoli
Dai testi di Maurizio de Giovanni al piano di D’Andrea
Amadou e Mariam hanno perso la vista quando erano ancora bambini in Mali. Praticamente subito hanno imparato a «sentire» la musica. Poi da grandi, divenuti marito e moglie, hanno scelto di «contaminare» la tradizione dei suoni del proprio Paese con quella delle percussioni Dogon, le trombe cubane, i violini siriani. Arrivando a ottenere il Grammy Award, ovvero il massimo riconoscimento internazionale per un musicista.
È dunque simbolico che sia questa coppia di artisti a rappresentare l’appuntamento piu atteso della quinta edizione di Materadio organizzata e trasmessa da Rai Radio Tre on air e anche in streaming dal 4 al 6 settembre. Come dice Marino Sinibaldi, direttore dell’emittente radiofonica: «Chi avrebbe immaginato, anche solo sognato che avremmo festeggiato sul palcoscenico del Sasso Barisano, della Casa Cava, e di Piazza San Giovanni l’assegnazione del titolo di Capitale europea della cultura 2019! Tracciamo un arco tra la storia di Matera e il suo futuro con la speranza che sia al contempo un esempio per nuove forme di progresso incentrate sulla cultura da realizzare in Italia».
Tra gli eventi da non perdere, il reading di un giallo scritto appositamente da Maurizio de Giovanni e affidato alla voce dell’attore, regista e performer, premio Ubu 2014, Roberto Latini, al quale partecipa anche il cantastorie Capossela. «Vinicio esprime l’animo dell’osso del nostro Paese — continua Sinibaldi —, quell’Italia solo apparentemente marginale a ridosso degli Appennini che ha un cuore davvero grande. Poi avremo il giornalista Paolo Rumiz reduce dal suo viaggio lungo la Via Appia. Parleremo dei Sassi come emblema dell’incontro tra generazioni, quelle che li hanno abitati in miseria e i giovani che li hanno riscoperti, con il sociologo del lavoro Domenico De Masi e il green architect Mario Cucinella». Insieme all’economista e presidente dell’Inps Tito Boeri, prosegue il giornalista, «vogliamo affrontare il tema caldo e vivo delle start-up lucane: Matera e la Basilicata, infatti, a colpi di innovazioni e cultura provano a mitigare gli effetti della crisi economica che sta affliggendo l’Italia. Come sta facendo del resto l’Expo di Milano con il quale celebreremo una sorta di passaggio del testimone simbolico grazie all’intervento di Roberto Arditti, grande comunicatore della manifestazione milanese». Tanti, dunque, gli ospiti: il violino di Sonig Tchakerian, interprete italo armena che ha suonato anche con la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, le note jazz del pianoforte di Franco D’Andrea e del trombone di Mauro Ottolini. E, ancora, la musica folk di Canio Lo Guercio e la chitarra di Dino Plasmati. E poi ci sono le dirette dei programmi di punta di Rai Radio Tre, dal seguitissimo Fahrenheit a Radio3 Scienza, Lezioni di musica e concerto e Uomini e profeti.
Emozionante, infine, la lettura e interpretazione affidata a Elio de Capitani del Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, scrittore e anche pittore di quel Lucania ‘61 esposto al Museo nazionale di arte medioevale e moderna della Basilicata che rappresenta il manifesto artistico di questa terra mai domata.
Una sorta di Guernica della Lucania. «Materadio ha l’onore di aprire la stagione settembrina dei festival italiani dedicati alla letteratura e alla filosofia. Noi ci aggiungiamo la musica — conclude Sinibaldi —, fieri di essere la colonna sonora della Capitale europea della cultura 2019».
Non solo musica De Masi e Cucinella affrontano il tema dei famosi Sassi come simboli di incontro tra generazioni: a farli rivivere sono stati dei giovani Il direttore di Radio 3 Sinibaldi: «Un arco tra la storia urbana e il suo futuro, sperando che sia un esempio per forme di progresso incentrate sulla cultura»